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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Ecco la basilica di San Marco Polo": è la carica delle mille guide abusive

Nel centro storico solo una guida turistica su sei ha il tesserino rilasciato dalla Provincia. Le altre, abusive, arrivano soprattutto dall'Oriente per un giro illegale di 300mila euro al giorno

Sono circa un migliaio le false guide turistiche che affollano calli e campielli a Venezia, contro 220 titolari di licenza. Lo ha denunciato l'Associazione Guide Turistiche di Venezia. E, come se non bastasse, battezzano i monumenti storpiandone i nomi e riempiendo di sciocchezze gli incauti turisti.

Ecco, quindi, che la basilica di San Marco per i sedicenti ciceroni diventa la basilica di "San Marco Polo", mentre il Ponte dei Sospiri si trasforma, come per incanto romantico, nel ponte dei "Baci". La false guide turistiche arrivano dalla Cina, dal Giappone, Russia, Germania e Francia con le loro comitive di turisti per un giro d'affari evaso di circa 300mila euro al giorno.

L'allarme lanciato dall'associazione evidenzia un calo di lavoro per le guide turistiche locali legalmente autorizzate le quali, a fronte della conoscenza perfetta delle lingue e del patrimonio storico artistico della città, non vengono mai chiamate. I gruppi di cinesi arrivano in Laguna con la loro guida che li riempie di false informazioni come quella che i veneziani morirebbero entro i cinquant'anni a causa dell'umidità o che il Fontego dei Tedeschi sarebbe stato una vecchia base della Gestapo. Un giro di soldi vorticoso, capace di introitare anche 300mila euro al giorno. Perché se le storpiature dei nomi e della storia possono apparire grottesche e strappare un sorriso, l'evasione fiscale e il danno arrecato agli operatori regolari fanno ridere molto meno.

 

"L'abusivismo è un problema che stiamo seguendo da vicino - ha dichiarato in merito l'assessore al Turismo Roberto Panciera - a volte in modo impotente, di fronte a un dilagare a macchia d'olio sull'intero territorio comunale. Ma la polizia municipale è impegnata in prima linea per contrastare il fenomeno e lo dimostrano la trentina di multe comminate a seguito delle verifiche eseguite nell'arco di pochi mesi. Questa amministrazione vuole infatti avere uno stretto rapporto con chi lavora con il turismo e dunque anche con l'Associazione delle Guide, perché solo dalla condivisione delle strade e degli obiettivi si può giungere a una buona gestione del turismo stesso".

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