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Cronaca

Caso Zennaro, la Farnesina protesta per le condizioni di detenzione

L'imprenditore veneziano è rinchiuso da oltre 70 giorni in Sudan, in condizioni che sono definite tragiche

A fronte delle «preoccupanti segnalazioni di un peggioramento delle condizioni di detenzione» di Marco Zennaro, rinchiuso da oltre 70 giorni in Sudan, l’ambasciatore a Khartoum, Gianluigi Vassallo, su istruzioni del ministro Di Maio ha effettuato ieri «un passo di ferma protesta presso le massime autorità sudanesi» per le «inaccettabili condizioni in cui è recluso il connazionale», evidenziando l’esigenza di garantire il rispetto dei diritti umani del detenuto e facendo appello affinché l’imprenditore venga trasferito agli arresti domiciliari in una struttura alberghiera.

Lo ha comunicato la Farnesina, aggiungendo che l’ambasciatore ha ricordato alle Autorità sudanesi la «viva aspettativa da parte italiana di una rapida ed equa soluzione» della vicenda giudiziaria e della controversia commerciale che ne è all’origine. In parallelo, il direttore generale per gli italiani all’estero Luigi Vignali, che segue la vicenda dall'inizio e che è andato di persona a Khartoum per incontrare Zennaro, ha convocato alla Farnesina l’incaricato d’affari sudanese per «un vibrante passo di protesta» a nome del governo italiano.

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