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Cronaca

"Battevano" i rivali con fatture false: sgominato giro d'affari da 25 milioni

La finanza ha individuato un'associazione per delinquere in Italia e all'estero dedita alla commercializzazione di materie prime plastiche. Undici le ordinanze di custodia cautelare

Undici ordinanze di custodia cautelare e 57 perquisizioni presso sedi e abitazioni per combattere un giro di affari illecito accertato di 25 milioni di euro, con 5 milioni di Iva evasa. La guardia di finanza di Venezia ha scoperto una serie di aziende che battevano la concorrenza utilizzando fatture false: i reati contestati sono associazione per delinquere e diversi reati fiscali.

Le fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria di Venezia hanno individuato un'associazione per delinquere operante nel centro-norditalia e all'estero - in Austria e Slovenia - dedita alle frodi fiscali nella commercializzazione di materia prime plastiche. Un sistema, spiega la finanza, "che costringeva gli imprenditori 'non allineati' a rimanere fuori dal mercato". Sono sei le società fornitrici comunitarie coinvolte, dieci le 'cartiere' nazionali considerate evasori totali, quattro le società 'filtro' che avevano lo scopo di ostacolare l'individuazione delle operazioni fraudolente e ventidue le società che utilizzavano fatture false.

I finanziari del gruppo di Portogruaro hanno poi scoperto un'azienda che commerciava rottami ferrosi e che tra il 2008 e il 2010 aveva dedotto indebitamente costi per circa un milione e 200mila euro utilizzando fatture false, con un'evasione di 400mila euro. Nel corso delle indagini è stato anche rilevato l'impiego di tre lavoratori in nero. (Ansa)

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