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Cronaca Santo Stino di Livenza

Fiori e messaggi per Cinzia uccisa dal compagno. Pitteri in carcere, il movente economico

L'amministratore di sostegno per gestire i soldi dell'uomo, contro la tendenza a spendere nel gioco. Il controllo delle spese forse alla base delle tensioni con la donna. La famiglia chiede riservatezza

Mazzi di rose, fiori, piante e dediche, davanti alla porte di casa e a quella del negozio di parrucchiera. Conoscenti, amiche, clienti. Tutte hanno voluto lasciare una testimonianza del dolore e del vuoto causato dalla scomparsa della parrucchiera Cinzia Luison, professionista sessantenne uccisa a colpi di bottiglia sulla testa dal compagno 65enne Giuseppe Pitteri, per tutti Walter, che l'ha massacrata martedì nella loro abitazione di corso del Donatore in centro a San Stino di Livenza.

Cinzia Luison, mamma e professionista appassionata del suo lavoro e del salone di bellezza che aveva aperto a Blessaglia di Pramaggiore, più di vent'anni fa, aveva amato quel mestiere fin da ragazza, coltivandolo e prefezionandosi fino a farsi apprezzare e a guadagnare anche un premio. Decine le clienti che da tutto l'hinterland sono andate a portarle un saluto, un fiore, un biglietto di cordoglio per averla persa. Bandiere a mezz’asta nei Municipi di San Stino e Pramaggiore, con il lutto cittadino proclamato in concomitanza con la celebrazione dei funerali di Cinzia Luison. Martedì sera al teatro Romano Pascutto di San Stino, al termine dell'interpretazione della commedia "Lisistrata", l'attrice Amanda Sandrelli commossa ha rivolto dal palco un pensiero di cordoglio e vicinanza alla città e a Cinzia, uccisa poche ore prima, e ha chiesto alla platea un minuto di silenzio.

Il compagno Pitteri è intanto in carcere, a breve ci sarà la convalida e verrà interrogato: circostanza in cui potrà potrà rispondere sui fatti alla presenza dell'avvocato. Sul movente ancora gli investigatori e la Procura indagano. È certo che per la gestione del patrimonio fosse stato nominato alcuni mesi fa un amministratore di sostegno. Questo di comune accordo, almeno inizialmente, con la compagna Cinzia, al termine di una consulenza specialistica a cui la coppia aveva deciso di rivolgersi per una tendenza manifestata dall'uomo a spendere al gioco, ai Casinò piuttosto che alle slot e che doveva aiutarlo a evitare di sperperare le sue entrate. 

Una decisione che però a Pitteri stava pesando, a quanto pare, poiché non si sentiva più libero di gestirsi, tanto che avrebbe voluto una revoca della figura di sostegno che era stata nominata. La motivazione economica quindi all'origine dello scontento, al punto da scatenare tensioni e scontri nella coppia probabilmente aumentati da quando l'uomo, ex autista Actv, era andato in pensione qualche anno fa. I carabinieri della Compagnia di Portogruaro cercheranno di capire la fondatezza di questa ipotesi sentendo anche parenti e conoscenti nelle prossime ore. Intanto la famiglia, che ha ringraziato la comunità per la vicinanza dimostrata alla famiglia, ha chiesto riservatezza.

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