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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castello / Campo dei Santi Giovanni e Paolo

«Condividere la missione, del medico e del poliziotto, al servizio degli altri». Il 171. anniversario al Civile

Celebrazioni della fondazione della polizia di Stato al Santi Giovanni e Paolo a Venezia. Il Questore: «Lavorare per rafforzare la presenza in strada e nelle aree a rischio». Prefetto: «In campo un dispositivo per infrangere situazioni incancrenite»

«Il risultato è positivo, i dati lo confermano visto che c'è un calo soprattutto dei reati predatori. Questo non significa che la percezione di sicurezza da parte dei cittadini sia avvertita in maniera forte. Credo che la mission sia proprio quella di lavorare per rafforzare la presenza in strada e nelle aree a rischio, che conosciamo, per testimoniare che siamo al fianco della gente». Il questore di Venezia Maurizio Masciopinto fa un bilancio delle operazioni della polizia di Stato lagunare che mercoledì come in tutto il Paese ha celebrato i festeggiamenti del 171esimo anniversario della fondazione del Corpo.

Gli ammonimenti del questore contro la violenza domestica sono quintuplicati in tre anni. Più che raddoppiati dal 2021 al 2023 gli accompagnamenti ai centri per il rimpatrio di persone irregolari espulse. Pugno duro anche allo stadio dove i Daspo per impedire ai tifosi violenti di aver accesso alle partite in una città fragile come Venezia in un anno sono stati 123. Sono dati, quelli della Questura veneziana, che mettono in luce le attività della polizia di Stato nel suo anniversario, la cui cerimonia si è svolta alla Scuola Grande di San Marco, all’interno dell’ospedale civile dei santi Giovanni e Paolo. 

Una scelta ispirata dalla volontà di manifestare la vicinanza della polizia di Stato alle strutture sanitarie e al personale, per rafforzare i presidi nelle strutture e condividere la missione al servizio degli altri. Colpisce la crescita dei provvedimenti per le violenze che si consumano tra le mura domestiche: 105 ammonimenti da marzo 2022 a febbraio di quest'anno, mentre l'anno prima erano stati una trentina. «Siamo a valle del periodo di pandemia in cui questi reati intra-famigliari si sono esasperati - spiega Masciopinto - Attraverso le varie campagne lanciate dal dipartimento di pubblica sicurezza abbiamo ora tante donne che denunciano». Mano pesante del questore anche sui divieti d'accesso alle manifestazioni sportive. «Voglio che passi la filosofia che in questo stadio si viene con il rispetto delle regole, altrimenti meglio non venire: stesso messaggio che abbiamo lanciato agli anarchici», argomenta il questore.

Festeggiamenti del 171esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato

Con il questore, alla sua prima cerimonia veneziana di anniversario della fondazione della polizia di Stato, c'era il prefetto Michele Di Bari. «Ringrazio le forze dell'ordine e la polizia locale - ha detto - per il dispositivo di sicurezza messo in atto in occasione della manifestazione degli esponenti dell'area anarchica a Venezia». Occhi puntati ora sull'emergenza migranti e il decreto del governo di Giorgia Meloni. «In Veneto fino a questo momento siamo riusciti a gestire in maniera efficace il fenomeno - commenta il prefetto - La ripartizione avviene di giorno in giorno, ma siamo attrezzati affinché tutto possa essere pianificato nel miglior modo possibile».

Un'attenzione continua viene rivolta al quartiere Piave. «Mettiamo in campo tutti gli strumenti che abbiamo: le espulsioni ma anche un ulteriore dispositivo di controllo mirato del territorio che vada a infrangere situazioni incancrenite. Un lavoro che porteremo avanti perché via Piave diventi una zona davvero vivibile». Durante la cerimonia alla presenza delle istituzioni, dell'assessore alla Sicurezza di Venezia, Elisabetta Pesce, del comandante della polizia locale, Marco Agostini, del direttore dell'Usl 3 Edgardo Contato, di sindaci e presidenti di categorie, è stato letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che quest'anno ha concesso la medaglia d’oro al valor civile al personale dei reparti mobili della polizia di Stato, e poi quello del ministero dell'Interno, Matteo Piantedosi. 

Con la consegna dei riconoscimenti ad alcuni uomini e reparti che si sono distinti per merito e coraggio in operazioni rischiose e difficili, il questore ha ricordato i colleghi veneziani scomparsi Fabrizio Berton e Francesco Lipari. Un pensiero è stato rivolto a Domenico Zorzino, poliziotto di Padova morto a marzo dopo essersi gettato nelle acque del Gorzone ad Anguillara Veneta per salvare un uomo.

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