Protesta dei dipendenti dei musei veneziani: led e fischietti contro il rischio licenziamenti
Iniziativa nel tardo pomeriggio di sabato tra le calli di Venezia. Partecipa anche Monica Sambo (Pd): "Questa amministrazione continua a non dare risposte ai lavoratori"
Ci sono anche i rappresentanti del Partito Democratico alla fiaccolata organizzata dai dipendenti dei musei civici veneziani nel tardo pomeriggio di sabato (partenza alle 17.30 da campo Manin). Per la consigliera Monica Sambo, infatti, "questa amministrazione continua a non dare risposte ai lavoratori, che rimangono a rischio licenziamento".
"Attualmente - si legge in una nota diffusa da Sambo e dalla segretaria comunale Pd Maria Teresa Menotto - i servizi dei musei (sorveglianza, vigilanza notturna, pulizie, bookshop, caffetteria) sono svolti con professionalità da 450 persone, per l'80% donne, che ovviamente hanno costruito la loro vita sulla certezza di un posto di lavoro". Ora, però, il Comune "ha effettuato dei bandi di gara nei quali non è stata inserita alcuna vera clausola sociale che garantisca l’assunzione degli attuali dipendenti".
Per il Pd non si tratta di una dimenticanza, ma di "una precisa scelta politica di non garantite i lavoratori". "Come temevamo - aggiungono - a vincere la gara è stata una società diversa da quella precedente, con un ribasso economico particolarmente elevato, che difficilmente riuscirà a garantire l’assunzione dei dipendenti alle stesse condizioni di ora, già precarie".
Infine un appello a Brugnaro: "Chiediamo che il sindaco si adoperi fin d’ora con la nuova società aggiudicataria per garantire la riassunzione, alle stesse condizioni, di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Presenteremo al più presto una mozione che speriamo possa essere condivisa da tutto il Consiglio comunale". Inoltre la consigliera Sambo ha richiesto ad un membro della giunta la disponibilità a presenziare ad una commissione per la prossima settimana per discutere del tema musei civici.
