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Cronaca

A Mestre e Dolo raccolta di firme per dare tempi certi alla morte medicalmente assistita

La proposta di legge regionale "liberi subito" dell'associazione Luca Coscioni. Ticozzi: «Diritto alla dignità e alla libertà di scelta sono valori fondamentali». Iuliano: «Invito a firmare per poter scegliere sul nostro fine vita»

In Municipio a Dolo è partita il 15 marzo, in centro a Mestre il giorno dopo. È la raccolta firme per la proposta di legge regionale per la definizione del fine vita.

«Diamo a tutti la libertà di scegliere. Non è una battaglia politica ma di civiltà - commenta l'assessore comunale all’Educazione civica di Dolo, Chiara Iuliano - È una tematica che speriamo tutti di non dover mai trovarci ad affrontare davvero, io per prima non so quale decisione prenderei ma vorrei poter scegliere liberamente. Venerdì 10 marzo insieme a Franco Fois, coordinatore della Cellula Coscioni Venezia, e a Matteo D’Angelo, promotore della proposta di legge abbiamo analizzato insieme l’importanza di questa legge. Questa amministrazione invita tutti i cittadini e tutte le cittadine maggiorenni a firmare per poter scegliere sul nostro fine vita». Non è necessario prendere appuntamento, si deve essere residenti nel Comune di Dolo ed è sufficiente presentarsi con un documento di riconoscimento nelle giornate di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 ai Servizi Demografici.

A Mestre il consigliere comunale del Partito Democratico, Paolo Ticozzi, ha aderito alla raccolta firme per la legge regionale "liberi subito" dell'associazione Luca Coscioni per garantire tempi certi a chi ha diritto alla morte medicalmente assistita. «È un tema di grande importanza per la società contemporanea, e il diritto alla dignità della persona e alla libertà di scelta sono valori fondamentali che devono essere garantiti. La legge regionale liberi subito mira a riconoscere il diritto alla morte dignitosa stabilendo tempi certi per l'iter amministrativo necessario per le persone che ne fanno richiesta, avendone già diritto in base a quanto stabilito da una sentenza di Corte Costituzionale, che ha fatto giurisprudenza in assenza di una legge vera e propria che gli italiani aspettano da anni». Ticozzi conclude: «Invito tutti coloro che condividono l'importanza di garantire il diritto alla morte dignitosa a partecipare e aderire alla raccolta firme e se mi vedete per strada e volete firmare fermatemi pure, i moduli per la raccolta firme li ho sempre con me in zaino».

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