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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Perde i soldi della caparra al gioco e inscena un finto rapimento

Il figlio avrebbe denunciato la scomparsa ai carabinieri, senza sapere della messinscena del padre. L'uomo, un 39enne, è stato denunciato dai carabinieri

«Sono prigioniero di alcune persone. Ho solo pochi minuti per parlare. Non contattarmi e non chiamare i carabinieri». Sarebbero state queste, più o meno, le parole di un padre di famiglia, un uomo di 39 anni, all'indirizzo del figlio dopo essere scomparso e non aver versato, come avrebbe dovuto, 7mila euro per il primo atto d'acquisto di un negozio a Venezia. Una circostanza strana, che ha subito insospettito i carabinieri di Mestre: l'uomo aveva inscenato un finto rapimento dopo essersi giocato la maggior parte del denaro che avrebbe dovuto investire nella nuova attività.

La denuncia del figlio

Dopo aver ricevuto la denuncia del figlio, i militari dell'Arma hanno fiutato le circostanze sospette, pur decidendo di prendere sul serio la circostanza e attivare le indagini del caso. Dapprima hanno localizzato il telefono, scoprendo che l'uomo sarebbe passato da Verona, Milano e poi Firenze. Le celle sarebbero state agganciate tutte in prossimità di stazioni ferroviarie. Questa circostanza ha quindi fatto capire ai carabinieri come la storia del rapimento fosse sempre meno verosimile.

Denunciato

È stato poi l'uomo, evidentemente pentito, a farsi vivo con la famiglia e presentarsi dai carabinieri in serata. La ricostruzione dei fatti proposta dall'uomo sarebbe stata molto confusa e "debole". È così che i carabinieri sono riusciti a farlo cedere. Il padre di famiglia ha confessato di aver perso gran parte del denaro che avrebbe dovuto investire nel nuovo negozio al gioco. Messo alle strette dalla scadenza per l’acquisto della licenza, il 39enne ha pensato di inscenare un rapimento, senza sapere bene cosa poterne cavare da una messinscena del genere. I militari hanno riportato la circostanza alla procura della repubblica, che ora valuterà la sua posizione per simulazione di reato e procurato allarme.

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