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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Firmato il patto per Venezia da Renzi e Brugnaro: in arrivo 457 milioni in 4 anni

Il premier: "Venezia non è solo turismo e grandi navi, ma deve essere innovazione e ricerca". Il sindaco: "Garantiamo futuro ai giovani". Governo per il "Tresse Nuovo" e il porto offshore

"L'essenza di questo patto è una visione diversa di Venezia, che non è solo turismo, non è solo grandi navi. In questo patto si punta anche su ricerca e innovazione. Perché vogliamo dare un futuro alle giovani generazioni. E qui si può fare". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha commentato la firma del "patto di Venezia" con il sindaco Luigi Brugnaro. Dietro la cerimonia e le strette di mano, stavolta, c'è anche molta "ciccia": 457 milioni di euro in 4 anni che arriveranno alla città per mettere una pezza sulle tante questioni ancora aperte tra laguna e terraferma. Alcuni erano già stati annunciati e messi sul piatto, altri non arriveranno direttamente da Roma, ma comunque l'impegno dell'esecutivo c'è.

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La firma del "Patto per Venezia"

Ci saranno 45 milioni di euro per lo scavo di canali e la manutenzione dei palazzi del centro storico, ulteriori 5 milioni di euro per il recupero di Forte Marghera (dopo i 7,8 stanziati nei giorni scorsi), 3 milioni di euro per l'area della stazione ferroviaria di Mestre, 90 milioni per l'interramento delle linee elettriche di alta tensione di Terna nell'ambito dell'accordo di programma del Vallone Moranzani. Risorse per 10 milioni di euro saranno impegnate per la realizzazione di sistemi sperimentali di gestione del turismo a Venezia. Invece 8 milioni andranno alla riqualificazione di Palazzo Ducale, altri 3 all'Università.

OK AL TRESSE NUOVO E VERIFICHE SUL PORTO OFFSHORE - Di risorse ne arriveranno, al di là degli incontri di facciata, e, stando a quanto si dichiara nel testo del patto, "avviano opere per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro". Viene messo nero su bianco l'appoggio del governo alla realizzazione del progetto "Tresse Nuovo" per garantire l'arrivo delle Grandi Navi in Marittima evitando il Bacino di San Marco e l'impegno per verificare la fattibilità della piattaforma offshore. Due progetti cari sia al primo cittadino Brugnaro, sia all'Autorità portuale. In questo senso il sindaco fa filotto, visto che ottiene anche i poteri dell'ex Magistrato alle acque (che vanno in seno alla città metropolitana). La cifra più consistente, 250 milioni di euro verrà stanziata per opere di completamento della rete di marginamento delle macroisole di Porto Marghera.

"Abbiamo lavorato con un'idea di futuro per i nostri bambini - ha commentato il sindaco Brugnaro - E' stato un atto molto difficile. Il governo in questo modo riconosce a Venezia una cosa: che Venezia è importante. E' l'unico patto a Nordest di questo tipo. Voglio ringraziare i dipendenti comunali che hanno lavorato tanto anche per questo obiettivo. E' un patto che il governo sigla con la città, non con il sindaco. Abbiamo parlato con i cittadini e le associazioni, è stata una forma di federalismo partecipato. Devo ringraziare Matteo, che ha dato forza a questa struttura". Dopodiché strette di mano e sorrisi. Come da copione. 

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"Venezia ha una tale forza che ogni aggettivo è sprecato - ha sottolineato il premier - non ci sono parole che possano esprimere l'idea. Questo luogo è cultura, è fascino, suggestione, ma anche innovazione e ricerca. Che è il futuro del mondo. Perché le grandi città della cultura, se riescono a rinnovarsi, hanno una chance in più nella competizione mondiale. Non saremo mai Singapore e Dubai, ma loro non saranno mai Venezia. Finalmente si parte". Un accenno anche a chi ha passato ore molto difficili tra Piemonte e Liguria: "Nel pomeriggio incontrerò i sindaci del Savonese - ha spiegato Renzi - Il paese è in condizione di affrontare l'emergenza quotidiana. Su questo siamo bravi. Ma non basta essere bravi sull'emergenza, dobbiamo essere bravi anche sulla progettazione. L'idea dei 'patti' nasce da qui. Dal bisogno di tendere tutti i fili nella giusta direzione e di coordinare le attività dei singoli ministeri, che prima del nostro arrivo lavoravano in modo non coordinato. Le città che stanno sottoscrivendo i patti - ha continuato - devono avere un disegno organico per il futuro. In questo senso non tocca a noi decidere i singoli progetti, questo spetta ai sindaci. Il compito del governo è di agevolare gli amministratori, questo è il vero federalismo. Cosa deve fare Venezia, lo sa Venezia".

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