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Martedì, 28 Marzo 2023

Corpi a terra davanti all'ospedale: «No al declassamento del Civile di Venezia»

Il flash mob organizzato da Venessia.com e le altre associazioni a sostegno della mobilitazione di domenica per portare la Regione a tornare sui suoi passi, cambiando le schede ospedaliere che farebbero perdere alla struttura la qualifica di primo livello

Cittadini, comitati, associazioni, sindacati e politici in campo Santi Giovanni e Paolo domenica, a manifestare contro le schede della Regione Veneto che declassano l'ospedale Civile a struttura di base, facendogli perdere il ruolo di primo livello. 

Finti morti per l'ospedale veneziano

Il flash mob

Tutti stesi a terra in campo, i manifestanti hanno finto di essere morti e si sono sdraiati gli uni accanto agli altri in segno di protesta contro il ruolo secondario che si vorrebbe attribuire al civile, per dare centralità all'ospedale dell'Angelo di Mestre. «Inaccettabile», hanno ripetuto in tanti davanti all'ospedale. «Significherebbe dare un colpo mortale alla città, quella viva, fatta da chi ancora risiede stabilmente a Venezia, ma anche da chi lavora, studia, e i milioni di turisti che la vengono a visitare. Non garantire un ruolo di primo ordine all'ospedale veneziano - hanno ricordato politici e cittadini - significa condannarlo ad avere meno risorse, quindi a non essere in grado di garantire la sanità, che è un diritto». «Siamo nati, siamo stati accuditi, coccolati all'interno di questa struttura e vogliamo che qui passino tante altre generazioni, "zo e man dall'ospeal"».

Volontariato

A sostegno del Civile anche le associazioni di assistenza ai malati, che non mancano di ricordare come da tempo siano difficili le condizioni per la mancanza di medici, di infermieri, di personale sanitario, per la crescita dei tempi di attesa degli esami e delle visite specialistiche, per la decadenza di alcuni padiglioni, nelle strutture, negli spazi e negli arredi, al Civile. Basti vedere la lungodegenza, ad esempio. Anziché perdere servizi, sostengono in tanti presenti alla mobilitazione in campo, si dovrebbero rafforzare e migliorare i reparti di un ospedale che, non si deve dimenticare, è anche a servizio delle isole e del litorale (Punta Sabbioni, Cavallino-Treporti).

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