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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Prosegue il lavoro di catalogazione e ricerca dell'archivio fotografico Giacomelli

Nel frattempo, il Comune di Venezia ha bandito quattro premi per tesi di laurea collegate al patrimonio del fondo e alla fotografia

Un archivio sconfinato, che consta di 180 mila documenti su lastra di vetro o pellicola di acetato. È il fondo fotografico Giacomelli, acquisito dal Comune di Venezia nel 1995, e affidato al Servizio Vez Rete Biblioteche per la sua gestione e valorizzazione. Da un anno a questa parte è in corso un importante lavoro di condizionamento, digitalizzazione e catalogazione del corpus, grazie a un finanziamento Pon Metro del valore di 150 mila euro lordi. Aggiornamenti sul progetto sono stati forniti questa mattina dall'assessore alla Coesione Sociale, Simone Venturini, e dalla responsabile del Servizio Vez e Rete Biblioteche Venezia, Barbara Vanin.

Quello in essere è un progetto complesso, che richiede un lungo processo di interventi, al quale prendono parte personale interno alla biblioteca e di CoopCulture, oltre a stagisti e giovani in alternanza scuola lavoro. «È un lavoro imponente, che richiede tempo, - ha sottolineato Vanin - dal momento che i negativi sono trattati singolarmente, e ogni singola busta è digitalizzata per preservare i dati e trarre notizie indirette dai supporti».

Quattro premi per giovani laureati

Nell'ottica di valorizzare questo patrimonio storico e fotografico, il Comune di Venezia ha bandito quattro premi per tesi di laurea aventi proprio come ambito di ricerca la fotografia e l'archivio fotografico Giacomelli. In particolare, due del valore di mille euro ciascuno sono rivolti a elaborati di laurea triennale, e due a tesi magistrali, in questo caso del valore di 2 mila euro ciascuno.

Il bando è aperto a giovani laureati di tutta Italia, le cui tesi siano pertinenti, da qualsiasi punto di vista - archivistico, biblioteconomico, conservativo, storico, tecnico e culturale - all'archivio, o prendano le mosse dall'analisi di nuclei più o meno estesi di immagini prodotte dall'agenzia. Sono ammessi i laureati che abbiano conseguito il titolo dopo il primo gennaio 2020, e il cui lavoro non sia già stato oggetto di precedenti premiazioni. La domanda di partecipazione dovrà essere prodotta entro il 20 novembre 2023 (in questa pagina il bando completo).

Il patrimonio del fondo

La vastità dell'archivio di negativi è dovuta all'importanza che lo studio Giacomelli acquisì nell'ambito della documentazione fotografica e alle numerose commissioni pubbliche ricevute nel corso dei decenni, in particolare da parte del Comune di Venezia, per il quale sono stati documentati per oltre mezzo secolo i più significativi interventi edilizi ed urbanistici del centro storico e della terraferma. Tra i numerosi committenti figurano studi di famosi architetti e progettisti, fabbriche di Porto Marghera, le più importanti vetrerie di Murano, ma anche il Teatro La Fenice, la Biennale di Venezia e la Fondazione Giorgio Cini.

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