Fornero a Venezia, corteo di protesta: "Pago il fatto di essere una donna"
Il ministro del Lavoro a margine di un convegno organizzato da Ca' Foscari a San Servolo ha risposto alle domande dei giornalisti: "Ho già detto in altre occasioni pacatamente di sì"
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero pensa di scontare il fatto di essere un ministro donna? "Ho già detto in altre occasioni pacatamente di sì e ribadisco pacatamente di si". Fornero, che ha occupa uno dei tre ministeri chiave ("pesanti", ha tenuto a sottolineare) affidati a donne nel governo Monti, ha risposto così alla domanda postale dai giornalisti a margine del convegno su "Tempo di donne: crescita economica e diversità di genere"in corso a Venezia".
"E' un tema molto importante - ha sottolineato Fornero, ricordando l'imminente giornata sulla violenza contro le donne - In questi giorni ho avuto molti appuntamenti su questo tema sia di carattere istituzionale sia di carattere meno istituzionale. Ho avuto modo di incontrare molte donne, di sentire ancora fortissima la violenza, la pressione e la distanza nei confronti delle donne in molti ambiti, anche all'interno della famiglia, nei posti di lavoro: quindi il tema è più che mai attuale".
"Ovviamente il tema specifico delle differenze di genere nell'ambito del mercato del lavoro, nell'accesso alle professioni, nell'accesso alla carriera, nella dinamica della progressione di carriera - ha proseguito - è un tema non di violenza, ma è comunque un tema che per la nostra Italia è molto importante perché questi ritardi costano in termini di mancato sviluppo oltre che di mancato benessere". "Molte ricerche - ha proseguito il ministro - dimostrano che laddove il lavoro è sia della donna che dell'uomo nella famiglia i bambini vivono meglio, non solo in termini materiali ma anche di benessere psicologico. Quindi c'è una maggiore sicurezza.
Certo si può dire che questa è una bella aspirazione ed è vero che deve essere un'aspirazione di tutti. Il governo la condivide e io ritengo che anche la riforma del mercato del lavoro, magari con mezzi insufficienti, tenda a valorizzare il ruolo della donna, a darle più chance, a ridurre le segmentazioni che sono oggi molto a discapito delle donne". "Noi - ha concluso - abbiamo cercato di fare quello che era possibile, certo la strada non è finita, altri la riprenderanno io penso che dobbiamo puntare sulle cose positive e credo che ce ne siano molte". (ANSA)