Lo spettacolo non è certo edificante, ed è sotto l'occhio di tutti. Residenti e "foresti". Piazza San Marco a fine giornata (o all'alba, come per gli scatti di Roberto, un lettore) si mostra come una continua distesa di rifiuti. Bottiglie vuote, cartacce, sporcizia: i turisti non si fanno grossi problemi nell'insozzare il salotto della città. Uno dei luoghi più belli al mondo. Se poi le passerelle per l'acqua alta diventano d'incanto delle enormi tavolate o panche per poggiare le proprie terga o rifiuti di ogni tipo, allora la situazione è fuori controllo. Anche perché a due passi ci sono fior di cestini, che invece non vengono utilizzati. Più semplice lasciare tutto a terra, quando i cestini invece vengono svuotati due volte al giorno dagli operatori Veritas.

Piazza San Marco alle 5.30 piena di rifiuti

Dopodiché si vedrà se il progetto del commissario Vittorio Zappalorto verrà effettivamente attuato: ossia rimuovere i cestini in modo da disincentivare il "rifiuto selvaggio". La nuova amministrazione non ha ancora preso una decisione sul punto, intanto il centro storico ogni giorno viene preso d'assalto da turisti che dimostrano di amare poco la città. Decine di migliaia di persone che vogliono visitare Venezia prima dell'arrivo del freddo, in giornate piuttosto gradevoli dal punto di vista climatico, che si aggiungono ai pendolari che la laguna la raggiungono soprattutto per lavorare e per studiare. Legittime di conseguenza la richiesta di servizi pubblici il più puntuali possibile, oltre che di ingressi separati per i vaporetti tra chi possiede Venezia Unica e chi ne è sprovvisto. Le code agli imbarcaderi in questi giorni hanno infatti raggiunto lunghezze esagerate, specie in Ferrovia, dove sono in corso i lavori di rinnovamento dei pontili.