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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Stop aggressioni al personale sanitario. Fp Cgil: «Costretto a temere per la propria incolumità»

Il sindacato: «Nel prossimo incontro del 22 marzo si discuta di questo tema alla presenza del direttore generale»

«Non è più tollerabile che chi lavora per la salute dei cittadini sia oggetto di aggressioni fisiche e verbali». Ferma la condanna della Funzione pubblica Cgil di fronte agli attacchi subiti dagli operatori sanitari in servizio.  «Uno stillicidio che vede coinvolti in prima persona professionisti che operano in carenza di organico e che, per paradosso estremo, sono costretti a temere per la propria incolumità mentre curano cittadini, quasi operassero nello scenario di un conflitto», dichiarano i sindacalisti Marco Busato e Katia Savio.

Questa la situazione denunciata dalla categoria, che si è andata deteriorando a causa della pandemia. «Il personale sta lavorando in condizioni critiche, con carichi assistenziali elevati e con una carenza drammatica di personale – proseguono i dirigenti sindacali - Gli operatori ci segnalano di essere troppo spesso bersaglio di reazioni spropositate di pazienti o familiari e molti hanno subito aggressioni fisiche. Non vogliono che il loro posto di lavoro diventi una trappola, vorrebbero operare in un luogo sicuro dove prendersi cura dei cittadini in modo efficiente. Non basta però denunciare - sottolineano Busato e Savio – è il momento che si adottino tutte le iniziative perché i professionisti della sanità pubblica possano svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza. Abbiamo chiesto alla direzione sanitaria che nel prossimo incontro del 22 marzo si discuta di questo tema alla presenza del direttore generale, perché non si può più aspettare».

Per il sindacato occorre creare equipe di psicologi specializzati, dove non ci sono, anche a chiamata in caso si percepisca tensione e pericolo e rafforzare il supporto psicologico stabile dei reparti a rischio. «Bene che l’Ulss 4 avvii corsi di formazione per il personale, ma non solo per i reparti a rischio perché ormai questo fenomeno riguarda tutti i servizi - continuano i sindacalisti - C'è un problema dei disservizi causati dal sovraccarico lavorativo e dai tagli al personale. Gli operatori sono esposti al front office senza avere né strumenti né tempo per rispondere alle richieste. Non trascuriamo infine i tagli subiti dal personale della sicurezza. In ogni caso - concludono Busato e Savio - occorre prendersi cura degli operatori affinché svolgano in sicurezza il proprio lavoro: tema che sarà centrale per le Rsu nella contrattazione integrativa».

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