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Cronaca

Fumo e aria irrespirabile: pioggia di chiamate ai vigili del fuoco

La causa l'incendio nel Carso divampato ieri mattina. Le rilevazioni dell'Arpav non hanno fatto emergere criticità sulla qualità dell'aria

Centralino bollente, questa notte, per i vigili del fuoco. Sono state infatti molte decine le telefonate ricevute dalla centrale operativa da parte di cittadini allarmati a causa di fumo e odore acre, causati dall'incendio divampato ieri mattina sul Carso. Le chiamate, in particolare, sono partite dal Veneto orientale e circoscritte all'area di Bibione. Secondo quanto si apprende, i tecnici di Arpav hanno monitorato la qualità dell'aria nella zona, non ravvisando criticità di sorta, a parte, per l'appunto, un odore fastidioso. Diverse segnalazioni sono giunte anche questa mattina da Venezia.

Nel frattempo, nell'area interessata dalle fiamme, i vigili del fuoco dell’intero Friuli Venezia Giulia hanno lavorato per tutta la notte, assieme ai colleghi sloveni, alla guardia forestale e alla protezione civile per arginare le fiamme. A quanto si apprende, il ristagno dell’aria avrebbe provocato un picco notturno elevatissimo di Pm10 nella città di Monfalcone, nella quale in molti quartieri l’aria era letteralmente irrespirabile: secondo le rilevazioni dell’Arpa Fvg, si sono registrate punte di 1.600 microgrammi per metro cubo, un livello fuori ontrollo, se si considera che il limite giornaliero è di soli 50 microgrammi.

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