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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Colonna di fumo dall'impianto Versalis di Porto Marghera: chiuse le operazioni

La nube si è alzata in cielo domenica mattina per un problema allo scambiatore dell'impianto: per riportare la situazione alla normalità è necessario smaltire il materiale dello stabilimento. L'Ulss 12 consiglia: "Tenere le finestre chiuse"

Una colonna di fumo e vapore si è alzata domenica mattina dall'impianto Versalis di Porto Marghera. 

DISSERVIZIO. Ad originare la nube nei cieli di Mestre un problema allo scambiatore dell'impianto, come ha confermato la stessa azienda, che da poco ha ripreso la sua attività. Per riuscire a ripristinare la situazione è necessario "mandare in torcia" il materiale. Un'operazione che necessita anche l'utilizzo del vapore, da cui il versamento nell'aria. La situazione è sotto controllo ma per smaltire il materiale accumulato occorrono alcune ore. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco, tempestati di telefonate dai cittadini preoccupati che hanno notato la nube nera a diversi chilometri di distanza.

ALLARME RIENTRATO. A distanza di qualche ora dall'incidente di Porto Marghera, l'Ulss 12 comunica che la situazione di allerta è rientrata. Complice la giornata ventosa, che ha disperso velocemente la nube provocata dalle due torce dell'impianto della Versalis, cessa anche la particolare attenzione rivolta dall'azienda sanitaria alle fasce di popolazione che potevano essere maggiormente coinvolte (persone asmatiche o con patologie respiratorie). "Abbiamo subito avvertito della non tossicità delle sostanze emesse - ricorda il DG dell'Ulss 12 Giuseppe Dal Ben - ma trattandosi di fumi di idrocarburi, essi potevano risultare irritanti per occhi e vie respiratorie, soprattutto nelle immediate vicinanze degli impianti. Il grande lavoro di squadra tra Ulss, Comune, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Arpav e il lavoro di coordinamento della Regione, ha permesso di tenere sotto controllo la situazione. Voglio ringraziare anche gli operatori dei Pronto Soccorso degli ospedali veneziani e della Riviera del Brenta che, immediatamente allertati, hanno potuto offrire delucidazioni e consigli ai cittadini che hanno telefonato e prestare i dovuti controlli a chi - come è successo a Dolo - si è fatto visitare per una irritazione agli occhi".

ULSS. L'Ulss 12 in una nota aveva precisato: "Il blocco dell'impianto - in cui avvengono lavorazioni di etilene e propilene - ha provocato l'attivazione di due torce d'emergenza, che hanno diffuso nell'aria una nuvola densa ed acre. Non si tratta di sostanze tossiche: non ci sono dunque rischi per la popolazione e non risultano feriti. Trattandosi appunto di sostanze non tossiche ma irritanti, consigliamo a chi abita nelle vicinanze (Mestre, Marghera e Malcontenta) di tenere le finestre di casa chiuse fino a stasera. Inoltre, visto che il vento ha spinto la nuvola verso la terraferma e la Riviera del Brenta, abbiamo allertato - in una ottica di collaborazione inter-aziendale - gli ospedali di Venezia, Mestre, Dolo e Mirano, affinché siano preparati ad accogliere chi avesse bisogno di controlli: questo fumo, infatti, può essere irritante per gli occhi e per le vie aree (in particolare per chi ha patologie legate all'apparato respiratorio o pazienti asmatici): i Pronto Soccorso sono pronti a intervenire con terapie sintomatiche. L'Ulss 12 ha infine allertato tutti gli operatori del SUEM, a tutela della salute pubblica".

INTERVENTO. I tecnici di Arpav e della Protezione civile regionale hanno continuato a monitorare la qualità dell’aria a Porto Marghera e nell’entroterra veneziano a seguito del ‘blocco’ verificatosi nell’impianto di produzione di etilene-propilene di Versalis e della densa colonna di fumo che si è levata dalla ‘torcia’ di messa in sicurezza dello stabilimento. I vigili del fuoco hanno chiuso le operazioni attorno alle 15.47. La squadra dei vigili del fuoco NBCR (nucleare biologico chimico radiologico) intervenuta sul posto insieme alla prima partenza, hanno partecipato al debrifing finale con i tecnici della Versalis prima della chiusura dell’intervento.

BOTTACIN. L'assessore all'ambiente Bottacin: “I tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno provveduto ad installare i dispositivi ‘Canister’, per effettuare campionamenti dei composti volatili aerodispersi, a Porto Marghera e lungo la Riviera del Brenta in modo da verificare l’eventuale presenza di idrocarburi aromatici o altre sostanze inquinanti. La giornata è ventosa, per cui abbiano esteso il raggio d’azione di controlli e monitoraggio alle zone abitate dell’entroterra. I primi rilievi effettuati da Arpav al momento non sembrano evidenziare particolari criticità. L’entità e la natura delle emissioni non sono stati tali da far scattare il piano emergenziale previsto per le gravi crisi ambientali.”.

CGIL. Duro il commento della Cgil: "Come Filctem Cgil non possiamo più aspettare. I nostri appelli alla Società Eni affinché metta mano subito al cracking, con un intervento generale di manutenzione straordinaria, non possono più attendere o cadere nel vuoto. Questa "leggerezza" dell'azienda ci preoccupa. Non possiamo far correre rischi a chi lavora. Eni deve prendere in mano radicalmente la situazione. Ogni sottovalutazione è un rischio. Ogni rinvio all'inizio della manutenzione, rappresenta un possibile pericolo che non possiamo accettare. Chiediamo interventi accurati, verifiche approfondite e un check up completo del sistema, perché i danni non si propaghino a catena agli altri petrolchimici collegati, come Ferrara e Mantova".
 

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