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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torre di Mosto

Il paese si commuove: 2mila persone per l'ultimo addio a Andrea, Davide e Riccardo

Una folla davanti alla chiesa di Torre di Mosto per salutare i tre giovani morti in un incidente stradale. Commozione tra i partecipanti, il parroco: "Ragazzi, state attenti"

"State attenti, ragazzi". Un monito a ricordare che la vita alle volte è appesa a un filo, e che va apprezzata tanto più finché si è così giovani. Lo dice il parroco di Torre di Mosto, don Gabriele, dal microfono di una chiesa gremita per l'ultimo addio a Andrea, Davide e Riccardo. Le loro vite sono state spezzate troppo presto da un tragico destino che li ha accomunati fino all'ultimo. Morti in seguito a un terribile incidente stradale avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a San Stino.

Sono almeno in duemila martedì pomeriggio a ricordare quei giovani volti, a piangere per la loro mancanza. Entrano i tre feretri, uno dietro l'altro, ciascuno con un mazzo di rose bianche sopra. Nelle prime file i familiari, tra questi la fidanzata di Riccardo, Giorgia. Tutto il paese si è riunito attorno alle famiglie dei giovani, che hanno deciso di condividere la celebrazione funebre così come, in vita, i tre ragazzi avevano condiviso tante esperienze. La chiesa di San Martino Vescovo è piena, le centinaia di persone che non riescono a entrare si radunano all'esterno della struttura e si siedono sulle panche oppure stanno in piedi, seguono la funzione grazie all'impianto audio allestito per l'occasione.

Tantissimi gli amici presenti, soprattutto giovani. Portano lettere e fotografie, corone di fiori bianchi, palloncini azzurri che liberano in cielo al termine della cerimonia. Un amico di Andrea legge: "Eravamo vicini di casa, eravamo fratelli, non c'era data sul calendario che non fosse importante tanto per te quanto per me". Mentre Giorgia ripete, rivolta al suo Riccardo che non c'è più: "Sarai per sempre il mio ragazzo. Sei il secondo uomo che la morte mi strappa via. Quella sera avrei dovuto esserci io con te, il destino ha voluto che rimanesse uno qui. A soffrire. E quella sono io". Nel frattempo l'amministrazione ha provveduto a diramare un'ordinanza di lutto cittadino per l’orario dei funerali. Hanno partecipato fra gli altri i rappresentanti di diverse associazioni, anche perché le famiglie sono tutte attive nel campo, oltre ad una rappresentanza del Comune. Nelle parole del sindaco Geretto il sentimento di una intera comunità: "È come se fossero morti figli miei".

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