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Cronaca San Marco / Campo San Moisè

Le lacrime di Venezia per Cristian: «Il vostro affetto è la cosa più bella»

Venerdì a San Moisè i funerali del ragazzo trovato morto in canale il 28 novembre. Tanti giovani presenti a ricordare il 26enne, che in città era conosciuto e amato

Cristian Spinu è morto giovane, «quando tutto sembra possibile e realizzabile», come ha ricordato don Roberto Donadoni dall'altare della chiesa di San Moisè. Qualche gradino più in basso è stato posato il feretro, di colore bianco e adornato da una corona di fiori. «La sua vita era fatta di speranza e di sogni, ne aveva tanti. L'ho accolto il 26 giugno del 2016 ed era pieno di progetti e voglia di vivere. È per lui che noi dobbiamo proseguire le nostre esistenze, senza lasciarci vincere dallo smarrimento e dallo sconcerto. Seguendo l'esempio di Cristian, ragazzo generoso, buono, sorridente».

I funerali di Cristian Spinu

Tragica scomparsa

Venerdì mattina la chiesa ha accolto i parenti e gli amici del ragazzo trovato senza vita il 28 novembre nel canale di Cannaregio, dopo due settimane di ricerche vane. Aveva 26 anni. Tanta commozione nel corso della cerimonia funebre, a partire da quella del parroco, una delle persone più legate a Cristian fin dal momento dell'arrivo del ragazzo a Venezia da Roma, due anni fa. Lo aveva anche aiutato a trovare un impiego. Don Roberto ha ricordato «la scomparsa, le ricerche, gli appelli e poi la notizia del tragico ritrovamento» e ha espresso il grande dolore della città, rivolgendosi alla famiglia e in particolare alla sorella, presente in chiesa.

L'affetto degli amici

Gli sguardi e le lacrime delle persone arrivate a San Moisè, tra cui tanti giovani, emozionano il parroco: «La testimonianza del vostro affetto nei suoi confronti è commovente, ed è più grande di qualsiasi altra cosa - dice, rivolto ai presenti -. Custodite dentro di voi l'amore e la stima per la vita che Cristian ci ha insegnato». I veneziani lo hanno espresso anche concretamente: nei giorni scorsi i bar di campo Santa Margherita hanno attivato una raccolta fondi proprio per contribuire alle spese che la famiglia deve sostenere per riportare il ragazzo in Romania.

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