Venezia commossa per l'ultimo saluto a Roberto Paties Montagner
I funerali sabato mattina a Santi Giovanni e Paolo, tantissimi amici arrivati per rendere omaggio al giovane ristoratore. In prima linea i "Panthers" della Reyer
Più che amici, quasi una seconda famiglia: i "Panthers 1976 Venezia" si sono dati appuntamento con un'ora di anticipo per salutare Roberto Paties Montagner "come merita". Insieme, come sempre. D'altra parte la notizia della perdita del giovane ristoratore veneziano, stroncato dalla malattia a soli 43 anni, ha lasciato un grande vuoto in città: un vuoto che i concittadini vogliono riempire con la loro partecipazione, stretti alla moglie e ai due figli di Roberto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.
E si vede. Sabato mattina l'atmosfera è commossa, non può essere altrimenti. Il feretro viene trasportato sulle gondole e alle 11 inizia la cerimonia, l'ultima occasione per rendere omaggio a una persona solare, un "veneziano vero, di quelli che vogliono bene alla città" - così lo ricordano gli amici. All'esterno della chiesa uno stuolo di tifosi della Reyer con sciarpe e striscioni, accomunati dalla stessa grande passione, uniti ancora una volta per dare l'addio a Roberto. "Sorrideremo sempre per te", è la loro promessa.
Paties Montagner era general manager dell'hotel "Palace Bonvecchiati", in calle dei Fabbri a San Marco. È sempre stato al fianco del padre Eligio, altra istituzione in città e conosciuto in particolare per essere il gestore dello storico ristorante "Do Forni". Roberto si è spento lunedì sera per l'aggravarsi della malattia di cui soffriva da tempo.
