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Cronaca

Pensavano fossero chiodini, invece erano funghi tossici: famiglia rischia grosso

Il nucleo famigliare al termine di una gita nel weekend in montagna aveva riempito due cassette. In parte aveva anche cucinato il prodotto, poi il dubbio. Si è rivolto all'Ulss 4

Per fortuna, dopo averli in parte cucinati, a qualcuno è sorto il dubbio se quei funghi fossero effettivamente commestibili. Lunedì mattina è stata sventata una grave intossicazione da parte dei micologi del Dipartimento di prevenzione dell'Ulss 4: una famiglia aveva tutte le intenzioni di consumare il frutto di una scampagnata in montagna durante il weekend, convinta di aver fatto il pieno di chiodini. Non era così. 

Due cassette di funghi

I componenti del nucleo famigliare all'inizio erano sicuri che le due cassette di funghi raccolti con passione e anche un filo d'orgoglio fossero perfetti per un risotto o qualche altro piatto. Ne avevano già cucinato una parte, ma alla fine si sono decisi a chiedere un consulto. A prima vista il micologo dell'Ulss4 non ha avuto dubbi: si trattava di funghi tossici. La famiglia è stata quindi invitata a eliminare subito tutto il raccolto.  

"Prestare la massima attenzione"

“Siamo proprio nel periodo in cui l’hobby di raccogliere i funghi riguarda un gran numero di appassionati ma, allo stesso tempo, aumenta anche il rischio di incappare in specie tossiche o addirittura velenose se non si è abbastanza esperti nel riconoscere quali siano commestibili e quali no - spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi -. Prendendo spunto da quanto avvenuto oggi, invito gli appassionati a non raccogliere mai nessun fungo o vegetale di cui non è chiara la natura, inclusi quelli che nascono in giardino, e in caso di dubbi fate controllare in via prudenziale tutto il raccolto ad un esperto".

Ispettorato ad hoc 

A questo scopo l’Ulss4 ha istituito un Ispettorato micologico costituito da uno o più specialisti, i quali possono verificare la commestibilità dei funghi raccolti. Il servizio è gratuito e a disposizione anche dei privati cittadini. Per informazioni e appuntamenti contattare il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) posto nel Dipartimento di prevenzione di via Trento a San Donà di Piave, telefonando allo 0421228174 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13, oppure scrivendo a sian.sandona@aulss4.veneto.it.
 

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