Fuoco incrociato sul Mose: "Stop ai finanziamenti per la costruzione"

L'Europa vuole vederci chiaro sul Mose. Dopo l'indagine avviata dalla Commissione europea il 27 settembre scorso sulla possibile violazione degli indirizzi comunitari sul monitoraggio indipendente della realizzazione del sistema di paratie mobili (avviata dopo una interrogazione dell'eurodeputato dell'Italia dei Valori Andrea Zanoni), arrivano anche gli approfondimenti da parte dei servizi interni della Banca europea degli investimenti sulle inchieste ancora in corso da parte della magistratura italiana. "In particolare per stabilire se quest'ultime incidano anche sui lavori effettuati del Mose", sottolinea il commissario europeo all'Ambiente  Janez Potočnik allo stesso Zanoni, autore di una seconda  interrogazione. "

“Non possiamo permettere, ancor più in tempo di crisi, che quasi un miliardo di euro di fondi europei finisca in un progetto sul quale fioccano i dubbi di funzionalità e rispetto dell'ambiente - attacca il politico - Per quanto mi riguarda, continuerò a stare al fianco di cittadini, comitati e associazioni preoccupati per questa grande opera".

Ma gli strali arrivano sia dall'Italia dei Valori, sia dal Movimento Cinque Stelle. L'onorevole Arianna Spessotto, infatti, ha presentato un ordine del giorno al ddl di Stabilità in discussione alla Camera. "Nonostante le inchieste per il Mose sono stati stanziati nella Legge di Stabilità complessivamente oltre 400 milioni di euro – spiega la parlamentare - Con questo ordine del giorno chiediamo al Governo il blocco immediato dei finanziamenti previsti per la prosecuzione dei lavori del Mose, in attesa dei risultati delle indagini ancora in corso, dalle quali potrebbero emergere ulteriori perdite erariali e danni all’economia nazionale. E' un atto dovuto".