Ancora un duro colpo per il tram. Anche se la sua gravità la si scoprirà solo nelle prossime ore. A quanto pare, infatti, i predoni del rame sarebbero entrati di nuovo in azione impadronendosi ancora una volta dell'oro rosso. Ossia del rame che avrebbe dovuto condurre l'energia elettrica necessaria per far muovere le carrozze a Marghera, dopo gli accertamenti dei tecnici dell'Ustif, l'ufficio territoriale del ministero delle Infrastruttura, per l'avvio del servizio. Un'incredibile deja-vu, dopo che nelle scorse settimane i ladri si erano già impossessati di alcuni chilometri di rame della linea. Decretando lo stop forzato del progetto in attesa dei nuovi rifornimenti.

A quanto pare il problema si ripete, in un gioco di guardie e ladri che non vede la fine. Se parte del rame trafugato durante il primo round è stato ritrovato in un'area verde di via Ulloa (DETTAGLI), ora i delinquenti sarebbero entrati in azione in più luoghi della città giardino: "Stiamo ripercorrendo tutta la linea per verificare dove si sono registrati i furti - dichiara il presidente di Pmv Antonio Stifanelli - per poi avere informazioni più chiare". Fatto sta che a quanto pare uno dei colpi più ingenti sarebbe stato messo a segno in via della Rinascita, dove di punto in bianco sarebbero spariti circa 800 metri di rame. Estratto in maniera certosina dalle guaine di plastica (ritrovate vuote nelle vicinanze) che si trovavano sotto le rotaie.