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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

«Le diamo una mano noi», anziana derubata di 830 euro allo sportello bancomat

L'episodio è successo a Favaro a gennaio. Dopo la denuncia ai carabinieri, la pensionata ha deciso ora di rivolgersi a Adico

Si sono offerti di aiutarla anche se lei, in realtà, non aveva chiesto alcuna assistenza. E così, dopo aver digitato alcuni pulsanti sulla tastiera, sono riusciti a rubarle 830 euro dal conto corrente, di fatto tutti i suoi risparmi. Una 71enne pensionata mestrina è l’ennesima vittima dei truffatori specializzati nei raggiri allo sportello automatico delle banche.

Il furto è avvenuto a Favaro. I malfattori sarebbero due uomini con forte accento dell'est, così come denunciato dall'anziana ai carabinieri. La donna si è rivolta al contempo anche all’ufficio legale dell’Adico, perché l’operazione compiuta dai malviventi potrebbe essere legata a qualche strumento inserito nello sportello, capace di captare i dati sensibili contenuti nella carta della pensionata.

Il fatto è avvenuto a metà gennaio, anche se solo ora la pensionata ha deciso di rivolgersi all'associazione. La donna si era recata in paese per prelevare un po’ di soldi dal conto. Una volta terminato il prelievo, la pensionata avrebbe richiesto la ricevuta e proprio in quel momento uno dei due uomini, teoricamente impegnati nell’altro sportello automatico, le si sarebbe avvicinato, avvertendola che l’operazione non era andata a buon fine. Subito dopo, in modo improvviso, avrebbe iniziato a pigiare alcuni tasti dello sportello, lasciando la vittima impotente. Una volta terminato l’intervento, l’uomo se ne sarebbe andato assieme al complice, mentre l’anziana sarebbe corsa all’interno della banca, insospettita da tutto questo trambusto. Una volta dentro ha chiesto di controllare i movimenti sul proprio conto e ha così scoperto che i truffatori le avevano sottratto tutti i suoi risparmi di pensionata: 830 euro.

«Purtroppo queste vicende sono ormai all’ordine del giorno - commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. I truffatori puntano le persone anziane ritenendole più indifese. In questo caso, la nostra assistita ha subito il raggiro in pochi secondi senza neanche rendersi conto di ciò che stava accadendo e senza la possibilità di potersi ribellare. D’altra parte, si è trovata di fronte a due uomini di corporatura robusta che non le hanno dato neppure il tempo di rifiutare la proposta d’aiuto. In ogni caso, pare evidente che il raggiro sia avvenuto con l’utilizzo di strumenti tecnologici inseriti nello sportello automatico».

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