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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ladri a Porto Rotondo, razziata la villa di Luigi Donà Delle Rose

Il conte veneziano, presidente della locale società di vigilanza, si è visto svuotare la cassaforte di casa, nonostante le tante telecamere cittadine

Un colpo in villa in pieno stile Diabolik, quello compiuto domenica a Porto Rotondo. Proprio come nei piani dei fumetti, la vittima è una persona ricca e famosa, niente meno che il conte veneziano Luigi Donà Delle Rose, erede della prestigiosa famiglia che diede due dogi alla Serenissima. Il furto, proprio come quelli perpetrati dal criminale di carta e inchiostro, è stato compiuto in barba al sistema di allarme e videosorveglianza che protegge la reggia e, proprio come in ogni storia noir che si rispetti, il bottino è costituito da contanti, gioielli e persino un costosissimo Rolex, per un totale di quasi 20mila euro di danno.

COLPO PERFETTO – I ladri, come riferisce il Gazzettino, sarebbero entrati in azione intorno alle 23 di domenica, per nulla scoraggiati dalle tantissime telecamere a circuito chiuso che controllano ogni angolo del borgo. I banditi sono riusciti a penetrare nella villa, svuotare la cassaforte e dileguarsi nella notte completamente non visti, alla faccia del sistema di sorveglianza. A dare l'allarme, poi, non è stata una videocamera, ma il maggiordomo di villa Donà Delle Rose. La magione del conte veneziano sorge in un punto centrale, a pochi passi dal locale Yachting Club, e ora i carabinieri della stazione locale stanno passando al setaccio tutte le riprese del sistema di sicurezza alla ricerca di un fotogramma che tradisca l'identità dei ladri. Va sottolineato che, quasi fosse davvero un fumetto, il conte Luigi Donà Delle Rose, è non solo il fondatore dell'esclusivo borgo a pochi chilometri da Olbia, ma è anche socio del locale Consorzio turistico e, soprattutto, da anni è alla presidenza della società di vigilanza che si occupa della sicurezza a Porto Rotondo. Oltre a danno, la beffa.

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