Rubano i vestiti destinati ai poveri: padre e figlio sorpresi con 500 sacchi di merce

Tutto ha avuto inizio lo scorso mese di luglio, quando i carabinieri della stazione di Mirano, durante un servizio di pattugliamento, avevano controllato due cittadini romeni, D.M. di 46 anni, ed il figlio, D.A.C., di 22, che si aggiravano per le strade di Santa Maria di Sala a bordo di un furgone segnalato a più riprese dai residenti, in quanto avvistato spesso tra i cassonetti adibiti alla raccolta di indumenti da destinare ai poveri.

All'interno del mezzo, nella circostanza, i militari avevano rinvenuto, stipati nel vano, 120 sacchi neri, con vestiti usati di ogni genere. Da quel controllo, gli uomini in divisa hanno avviato un'indagine durante la quale sono stati raccolti importanti elementi sull’attività illecita svolta dai romeni. Ecco perché la scorsa settimana, una volta ottenuto dall'autorità giudiziaria un decreto di perquisizione, si sono presentati nall’abitazione dei due dove hanno trovato altri 350 sacchi neri, che occupavano buona parte dell’appartamento e del magazzino. Il contenuto è stato successivamente riconosciuto dai responsabili della cooperativa "Il Grillo", come proveniente dalle campane disseminate per tutto il Veneziano.

I sacchi erano composti e suddivisi a seconda del contenuto: i vestiti per tipologia, i giocattoli a sé così come gli accessori: tutto pronto per essere trasportato oltre frontiera ed essere, con ogni probabilità, rivenduto alle bancarelle natalizie dell’est Europa. Padre e figlio sono stati quindi condotti in caserma e, al termine delle operazioni di rito, denunciati per il reato di ricettazione in concorso, con il sequestro di tutta la merce, affidata all’ente benefico in attesa di ulteriori accertamenti sulla proprietà. Sono tuttora in corso approfondimenti, per identificare eventuali complici ed accertare altri analoghi furti in zona.