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Cronaca

"Ah ma non è Lercio", gaffe giornalistiche partecipative dai social media alla realtà

La satira virtuale adesso si tocca con mano: fino alla metà di marzo le notizie scelte dagli utenti diventano manifesti artistici, sulle pareti della Art Gallery di Piazzale Roma

Esiste il giornalismo partecipativo ed esistono le gaffe giornalistiche partecipative, condivise sui social network e su Facebook in particolare. La pagina: "Ah ma non è Lercio", aperta nel 2010, nasce come raccoglitore di contributi virtuali, ma va anche oltre. Nei primi 15 giorni di marzo a Venezia diventerà realtà. Qualcosa di tangibile che uscirà dalla Rete per entrare in una stanza, dove gli articoli non si cliccano ma si "appiccicano". Il tutto all'interno della "made in Art Gallery" a Santa Croce. Gli articoli saranno da considerare come una sorta di manifesti artistici, figli del nostro tempo in cui le informazioni viaggiano veloci e a volte si perde di vista il confine tra realtà e finzione.

"La 'trasposizione' dal virtuale al reale avverrà nel corso della prima settimana di marzo. In quei giorni gli utenti potranno consegnare le loro notizie preferite - spiega Nicolò, fondatore della pagina Facebook e ideatore e responsabile della mostra, che rimarrà a disposizione per raccogliere e selezionare il materiale da affiggere - Lo spazio della galleria, messo a disposizione dalla proprietaria dello stabile, Ines, di origini egiziane, durante la seconda settimana di marzo verrà aperto al pubblico".

La scommessa è tutta sulla partecipazione degli utenti all'iniziativa. In una città particolare come Venezia, piccola e artisticamente gigantesca, allo stesso tempo. Le informazioni, riferisce Nicolò, a partire da mercoledì sera si possono trovare sulla pagina Facebook: Ah ma non è Lercio. Si legge sulla pagina: "Dalle 10.00 alle 17.30, tutti i giorni dall'1 al 7 marzo copriremo assieme a voi le pareti della galleria con i vostri articoli. Si faccia però un minimo di selezione: niente articoli di blog o simili, le notizie devono essere rigorosamente provenienti da testate giornalistiche. Durante questa esperienza tuttavia i segnalatori avranno un nome e figureranno come autori. Il nostro lavoro rimarrà esposto al pubblico la settimana successiva, dall’8 al 15 marzo, dalle 18.00 alle 21.00 tutti i giorni. Tutto sarà archiviato e finirà su un sito Internet".

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