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Cronaca

All’Accademia tornano i tre Bosch: insieme per la prima volta dopo il restauro

Il Trittico di Santa Liberata e le Visioni dell'Aldilà rientrano a Venezia per la prima volta insieme al Trittico degli Eremiti. Le retrospettive all'estero hanno totalizzato 1 milione di visite

Sono tornati a Venezia anche il Trittico di Santa Liberata e le Visioni dell’Aldilà, ora all’interno del percorso espositivo delle Gallerie dell’Accademia accanto al Trittico degli Eremiti. I tre polittici di Jheronimus Bosch appartenenti alle collezioni delle Gallerie sono esposti insieme per la prima volta dopo il restauro che li ha riportati a una condizione di grande luminosità e vividezza e potranno essere ammirati fino al 10 febbraio 2017. A seguire saranno parte di una mostra a Palazzo Ducale co-prodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalle Gallerie dell’Accademia.

Le tre opere sono state tra le protagoniste di Jheronimus Bosch - Visioni di un genio, la più grande retrospettiva mai dedicata al pittore olandese, organizzata tra febbraio e maggio a Den Bosch in occasione dei 500 anni dalla sua morte, per la quale le Gallerie sono state l’unico museo italiano tra i prestatori. Il Trittico di Santa Liberata e le Visioni sono ora di ritorno dalla mostra El Bosco. La exposición del V centenario al Museo del Prado, che si è conclusa a fine settembre. Le due opere erano state esposte al pubblico delle Gallerie dell’Accademia in anteprima, a conclusione del restauro, dal 16 gennaio al 7 febbraio scorsi, per poi appunto viaggiare in Olanda e successivamente in Spagna. Il Trittico degli Eremiti, che aveva richiesto l’intervento più delicato e lungo, dopo la mostra a Den Bosch è tornato a Venezia a metà maggio. Da febbraio a oggi è comunque rimasta allestita nella sala XXIII del percorso museale lagunare una postazione multimediale che propone alcune fasi salienti del restauro attraverso immagini e video e che ora vede riuniti i tre capolavori.

Un interesse, quello nei confronti del grande artista olandese, confermato anche dai numeri. Sono stati più di un milione i visitatori delle due retrospettive: oltre 400.000 i visitatori della mostra a Den Bosch, con aperture straordinarie notturne, e più di 500.000 i visitatori della mostra a Madrid. Anche grazie alla mostra veneziana organizzata tra gennaio e febbraio e dedicata a Bosch, le Gallerie dell’Accademia hanno registrato un aumento del 15% nel numero dei visitatori e del 20% negli incassi nei primi quattro mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015.

I tre capolavori di Jheronimus Bosch della collezione veneziana rappresentano momenti significativi della produzione del pittore olandese, caratterizzata da suggestivi racconti fiabeschi che, attraverso pennellate di colore e tocchi di luce, ha dato vita a visioni oniriche, fantastiche e irreali, talvolta angosciose, talvolta tormentate, innegabilmente uniche, prodotto di una peculiare interpretazione della realtà che rimane ancora un mistero.
Il restauro dei tre polittici, iniziato nel 2013, è stato interamente realizzato a Venezia, nel laboratorio di restauro alla Misericordia da un team formato da esperti italiani e olandesi, per il restauro conservativo dei retri affiancati da due giovani restauratori - uno ceco e uno olandese - selezionati per la formazione. Sono state sfruttate le più avanzate tecniche di diagnosi e intervento, grazie ai finanziamenti del BRCP - Bosch Research and Conservation Project e della Getty Foundation di Los Angeles all’interno di Jheronimus Bosch 500, il programma internazionale di celebrazioni che per tutto il 2016 propone appuntamenti culturali e scientifici per ricordare il genio olandese.
 

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