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Cronaca

Generazione '90: "Venezia più viva e più vivibile". Come migliorare una città unica

Chiedono interventi concreti e hanno in mente nel dettaglio come realizzarli per accrescere la qualità della vita. Sono giovani ma con idee chiare e chiedono ascolto alle istituzioni

"Nonostante recenti studi indichino Venezia come una delle città più vivibili dal punto di vista ambientale pensiamo che molti siano ancora i passi da fare in questa direzione per migliorare uno stile di vita unico, inimitabile e dal valore, anche d’immagine, inestimabile. Perché il turista consapevole vuole venire a Venezia per visitare e conoscere una città così particolare ed immergersi nei suoi ritmi. Noi, che vogliamo pensare a come sapremo porre l’offerta anche turistico-ricettiva della nostra città tra dieci, venti, trent’anni, ci teniamo a mantenere il tessuto sociale cittadino vivo e vivace. Con l’obiettivo dichiarato di dare spunti ai giovani veneziani per restarci a vivere ed operare e di attrarre nuovi residenti, anche grazie alla presenza di grande valore dei due poli universitari".

A scrivere sono i giovani di "Generazione '90": "Questo documento vuole provare a dare spunti perché la nostra sia una città più vivibile, con un occhio di riguardo ai nostri coetanei, che sono quelli che devono decidere se restare, oppure costruire la propria vita altrove. Per quanto riguarda il lavoro, ci impegniamo ad iniziare da ora un percorso di ascolto e confronto con chi fa impresa o ha idee innovative e creative che possano svilupparsi a Venezia".

Le proposte di "Generazione '90" vanno dall'impegno del Comune per la creazione di una carta multiservizi che riconosca e promuova agli under 26 residenti e studenti fuori sede, agevolazioni alle proposte culturali, sportive e ricreative che la città offre. Si preveda anche una convenzione con palestre, piscine e anche locali commerciali che offrano, in cambio di questa visibilità maggiore, una tariffazione ridotta per gli under 26, coinvolgendo quindi anche il settore privato. 

Alla creazione di uno spazio eventi (per feste, concerti, etc.) al Tronchetto, accessibile velocemente sia dal centro storico che dalla terraferma conciliando così le esigenze di svago di una parte rilevante del pubblico giovanile con quelle di quiete della cittadinanza.

Sostengono la ripresa del progetto sperimentale "Electric City", promosso nel 2008-09 dalla Municipalità di Venezia-Murano-Burano, organizzando una programmazione a cartellonistica unica di tutti gli eventi di musica dal vivo in città: qualora locali e gruppi musicali sottoscrivessero un impegno a rispettare determinati vincoli di orari, pulizia, decoro urbano, emissioni sonore, il Comune garantirebbe loro autorizzazioni semplificate. Propongono di avviare un’opera di ristrutturazione e potenziamento degli impianti sportivi del centro storico e delle isole affinché possano diventare poli di attrazione per la cittadinanza. Ad esempio, nell’area degli ex gasometri a Castello si sarebbe dovuto costruire una palestra che in orario scolastico andasse incontro alle necessità degli Istituti della zona – Barbarigo, Benedetti, Sarpi, Tommaseo – che attualmente non ne dispongono. 

Chiedono siano garantite linee e prezzi agevolati del trasporto pubblico locale per gli abitanti delle Isole: in particolare, rendere maggiormente fruibile ed agevolato il trasporto da e per la terraferma e non solo per il servizio di navigazione, con tipologie di abbonamenti dedicati e convenienti. 

Vogliono l'aumento del numero dei posti auto di Piazzale Roma, Tronchetto, Marittima riservati ai residenti. Controlli più efficaci sull’effettivo rispetto dei criteri di assegnazione dei posti auto presso il garage comunale e la programmazione di interventi (anche sotto forma di sperimentazioni laddove siano impraticabili le soluzioni già adottate) per aumentare l’accessibilità dei ponti per disabili, genitori con passeggini, persone con mobilità ridotta.

Hanno in mente alcune modifiche nel contratto di servizio con Veritas Spa, come una nettezza urbana più presente, più cestini, che siano differenziati (come quelli presenti in aeroporto o in stazione), più panchine presenti nei campi e negli spazi pubblici, con la sistemazione di quelle impraticabili. Inoltre optano per una maggiore trasparenza e controlli più efficaci sulle assegnazioni dei posti barca.

Queste proposte non sono da intendersi come esaustive delle necessità dei cittadini per avere una Venezia più vivibile, ma costituiscono il terzo fronte (dopo la questione della regolamentazione dei flussi turistici, per cui attendiamo che la Giunta comunale presenti la sua proposta in seguito all’audizione di tutti i proponenti progetti in merito, e la questione della casa, su cui stiamo lavorando insieme alle altre associazioni e gruppi che con noi avevano promosso le manifestazioni “Ocio ae gambe” e “Venexodus”) che "Generazione ’90" vuole aprire nel dibattito cittadino e con le istituzioni, senza la pretesa di avere le soluzioni giuste in tasca, ma, come sempre, pronta a recepire integrazioni e migliorie da parte di chi avesse voglia di confrontarsi con noi. Convinti che il momento delle parole sia finito e che sia urgente che le istituzioni mettano in campo azioni concrete.

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