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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Scorzè

Proseguono gli accertamenti sulla morte di Germano Mancini

Il ministero della salute cubano ha diffuso alcune informazioni sull'autopsia. Intanto procedono le pratiche per il rientro della salma

Si attendono conferme sulle cause della morte di Germano Mancini, comandante dei carabinieri di Scorzè che stava passando le vacanze a Cuba dal giorno di Ferragosto. «Il paziente, che si trovava in condizioni critiche instabili dal 18 agosto, è morto la sera del 21», ha dichiarato il ministero della Salute cubano in un comunicato, rilevando che «il rapporto dell'autopsia effettuata presso l'Istituto di medicina legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi». Il ministero della Salute italiano non ha però ricevuto conferme scientifiche dalle autorità sanitarie locali ed è al lavoro per acquisire elementi sul caso.

L'ambasciata italiana a L'Avana, secondo l'angenzia Ansa, è in permanente contatto con le autorità del governo cubano. Intanto la cancelleria consolare italiana sta portando avanti le pratiche per il rientro della salma e sta provvedendo a facilitare il rientro in patria dei due compagni di viaggio che erano con Mancini. Entrambi sarebbero stati sottoposti a test per la rilevazione di eventuali virus, ma non presentano sintomi e sarebbero risultati negativi. E i dubbi restano. «Sapevo che stava male, aveva la febbre. Non sapevo di pustole o simili», spiega un'amica che ha cercato di restare in contatto telefonico con Germano nei giorni immediatamente precedenti al decesso.

La sindaca di Scorzè, Nais Marcon, invita a essere cauti sulle cause della morte, in assenza di documenti ufficiali. Anche l'immunologo Sergio Abrignani invita alla prudenza, ricordando che «si contano sulla dita delle mani i casi di letalità per vaiolo delle scimmie e i numeri mostrano che un adulto con difese immunitarie normali, o solo lievemente compromesse, non muore per questo virus». Intanto procede la vaccinazione dei soggetti a rischio: l'Ulss 3 ne ha in programma 19 nella giornata di mercoledì e ha aperto una lista di attesa alla quale, finora, hanno aderito 34 persone.

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