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Cronaca

"Mi considero un sopravvissuto, noi italiani siamo un grande popolo"

Gianluca Salviato, il tecnico liberato dopo otto mesi di rapimento in Libia, ospitato in Consiglio regionale: "Emozionato per tutto questo affetto"

Ad alzarsi in piedi sono stati tutti i componenti del Consiglio regionale, che rappresentano l'intero Veneto. Idealmente, dunque, l'abbraccio di palazzo Ferro-Fini è stato quello di una intera comunità rimasta con il fiato sospeso durante gli otto mesi del rapimento di Gianluca Salviato. Mentre alla tv passavano le immagini di esecuzioni e di decapitazioni.

Per lui, lavoratore originario di Martellago e residente a Trebaseleghe, c'è stato invece un lieto fine. Non scontato. Ne è consapevole soprattutto lui, che giovedì mattina è stato ricevuto in Consiglio regionale: "Io credo di essere un sopravvissuto - ha sottolineato davanti all'assemblea di palazzo Ferro-Fini - Sono stato fortunato rispetto ad altre persone finite nelle mani di gruppi jihadisti". Dopodiché ancora una volta Salviato ha messo in luce i due elementi che gli hanno permesso di resistere in quello stanzino, minacciato da giovani incappucciati per giorni, settimane, mesi: "Mi ha aiutato il pregare molto - ha ribadito - Ho avuto l'onore di aver conosciuto gli uomini della Farnesina, che hanno lavorato anima e corpo per me".

Sentiva che lo Stato non l'avrebbe dimenticato: "Ho chiesto il tricolore al mio ritorno perché sono italiano - ha spiegato - la bandiera c'è sempre stata negli uffici in cui ho lavorato. E anche sugli elmetti che ho indossato. Nonostante tutti i nostri difetti - scandisce - ricordiamoci che siamo un grande popolo". Alla fine il ringraziamento per "l'accoglienza e l'attestato di affetto che mi avete tributato". Gianluca Salviato era emozionato, forse anche per tutte le giornate "piene" di questi giorni. Il ritorno a una quotidianità ("anche solo potersi lavare i denti è una gioia", aveva spiegato) tanto desiderata, quanto fino alla settimana scorsa ancora lontana.

"Con Katia, la moglie di Gianluca (presente a palazzo Ferro-Fini, ndr), abbiamo vissuto otto mesi meno duri di quelli di Salviato. Ma comunque molto pesanti - ha dichiarato il sindaco di Trebaseleghe Lorenzo Zanon, introducendo l'ospite - La prima tentazione è stata di organizzare manifestazioni e fiaccolate, ma dalla Farnesina ci hanno detto di tenere un basso profilo. Ci siamo fidati di questi professionisti. Nonostante ciò abbiamo comunque fatto pressioni sulle istituzioni. Ringrazio - ha concluso - in questo senso il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e il governatore Luca Zaia per come si sono mossi".

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