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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Alternanza-scuola lavoro nella ex villa di Maniero, poi la tavola rotonda contro le mafie

"Il giardino della legalità" di Campolongo Maggiore ha impegnato una ventina di studenti, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico. Obiettivo: la sistemazione del parco della villa

Alternanza scuola-lavoro. Una ventina di studenti delle scuole medie superiori del Veneto ha trascorso l’ultima settimana di vacanza estiva partecipando al campo-laboratorio “Il Giardino della legalità”, sistemando a Campolongo Maggiore il parco di quella che fu la villa di Felice Maniero: si è trattato di un progetto che si concluderà con una festa aperta all’intera cittadinanza del centro del Veneziano, a suo tempo noto per essere il cuore della "Mala" del Brenta e che oggi ospita negli spazi confiscati a Maniero un incubatore di impresa dedicato ai giovani.

TAVOLA ROTONDA SULLE MAFIE

Gli studenti mercoledì mattina sono stati ospitati a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dove hanno partecipato ad una tavola rotonda sulle mafie nel Nordest. "Questi giovani hanno dedicato una settimana ad affrontare le tematiche della legalità e della lotta alla mafia, temi al centro della Legge regionale 48 del 2012,  per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso, lotta alla corruzione e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile - ha spiegato Bruno Pigozzo vicepresidente del Consiglio - Questi giovani sono un investimento anche per le Istituzioni".

REGIONE ATTIVA CONTRO LA CRIMINALITÀ

"Aver ospitato a palazzo Ferro Fini significa che il Consiglio regionale è presente e attivo non solo in virtù della legge 48/2012 o con l’avvio dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità e alla mafia: il ruolo delle istituzioni è decisivo per creare una cultura della legalità, del rispetto e della responsabilità". Zottis, rivolgendosi ai giovani ha poi sottolineato come "La mafia è subdola, si trasforma con una velocità impressionante  adeguandosi ai nuovi scenari, aggredendo però sempre i soggetti più deboli, compresi i piccoli imprenditori che magari a causa della crisi economica diventano facili prede anche nel nostro Nordest. La mafia - ha concluso - si sconfigge con la cultura, si sconfigge giorno dopo giorno anche attraverso piccoli gesti quotidiani, piccole battaglie che possono fare la differenza".

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