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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Studenti in campo Santa Margherita per ricordare le vittime innocenti della mafia

I giovani dalle scuole della provincia sono riuniti lunedì in occasione della commemorazione indetta da Libera. Diretta da Messina, tante le associazioni presenti

Memoria e impegno, le parole d'ordine in questo 21 marzo che Libera e Avviso Pubblico hanno deciso di dedicare alle vittime innocenti delle mafie. Lunedì manifestazioni in contemporanea in tutta Italia, compresa Venezia dove il luogo deputato è campo Santa Margherita: ogni anno, dal 1996, nel primo giorno di primavera si celebra la "giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie", perché "in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale". Dal palco viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti, dal 1893 al 2015: vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. "Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti - spiegano da Libera - Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera".

Venezia risponde con il cuore all'invito a questo invito: tanti gli studenti da diverse scuole della provincia che si sono dati appuntamento alle 10 in campo, insieme a docenti, sindacati, associazioni, rappresentanti del Comune, cittadini. All'iniziativa aderisce Legacoop Veneto, mentre l'appuntamento principale a livello nazionale è a Messina, dove sfila un corteo aperto dai familiari delle vittime innocenti di mafia, insieme al presidente di Libera don Luigi Ciotti. L’iniziativa coinvolge ogni anno migliaia di persone, in particolare provenienti della scuola e dell'università, mondi deputati alla memoria, all’educazione alla cittadinanza e alla legalità democratica.

Presente tra gli altri la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, che ha portato i saluti del sindaco e dell'amministrazione. "Una lunga lista di vittime innocenti - ha dichiarato dal palco - che ci deve toccare l'anima, che deve scuoterci, indignarci, richiamarci al dovere di fare la nostra parte per opporci alla mafia, per rifiutare, come lo chiamava Paolo Borsellino, il puzzo del compromesso morale e dell'indifferenza e tornare a godere del fresco profumo di libertà".

"Quest’anno - ricordano Gigliola Scattolin ed Emanuele Rosteghin, rispettivamente segretario e presidente del Pd di Venezia - questo giorno assume un valore simbolico diverso perché il Senato ha approvato pochi giorni fa l'istituzione del 21 marzo della Giornata nazionale della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Due considerazioni. La prima è data dal fatto che i fenomeni mafiosi non riguardano solo 'altre terre', ma riguardano anche Venezia seppur con caratteristiche differenti. Basta pensare alla mappa apparsa in questi giorni dei beni confiscati alla mafie che vede oltre 50 immobili confiscati in provincia oltre le molte pubblicazioni di questi mesi. E il secondo elemento che fa pari con il primo è che da un recente sondaggio emerge che per 3 veneti su 4 la criminalità organizzata qui non esiste oppure conta poco. Alla politica spetta il compito di contribuire, partendo da giornate come questa, al diffondere di una cultura della legalità che coinvolga ognuno di noi a partire dai gesti più semplici e sappia promuovere adeguate azioni nelle istituzioni".

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