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Sabato, 23 Settembre 2023
Cronaca

Shoah, cerimonia al ghetto, Luzzato: "Contro il ritorno del negazionismo"

Stamattina deposta una corona dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale e preghiera davanti al monumento per la memoria: "Il ricordo deve diventare azione nella nostra società"

Un corteo discreto, con molte forze dell'ordine a margine, un minuto di raccoglimento, la posa della corona dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, la preghiera davanti al monumento alla shoah. Così il presidente della comunità ebraica di Venezia, Amos Luzzato, e i rappresentanti della Regione Veneto hanno celebrato questa mattina la giornata della memoria.

"Il ricordo è molto doloroso - ha detto Luzzato - e la nostra presenza qui, ai piedi del luogo di trasporto di tutti i vecchi che furono portati alle camere a gas di Auschwitz, è simbolica. Perché il ricordo, al tempo stesso, ci impone di assumere impegni precisi perché la gente capisca ciò che è successo e rifiuti il ritorno di fiamma del negazionismo, che anche in questi ultimi giorni è tornato a fare capolino, persino in Italia".

"Negare tutto cio è negare la realtà - ha detto Luzzato - e la sofferenza di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di sopravvivere alle persecuzioni e ricordare chi non c'é più. Non possiamo rispondere in termini di polemica o ritorsione nei confronti di coloro che vogliono negare, ma mantenendo vivo questo ricordo e facendolo diventare fonte d'azione e spiegazione nella nostra realtà".

Anche il presidente del Veneto Luca Zaia si è soffermato in particolare nel suo intervento sul tema del negazionismo. "Purtroppo - ha ammesso - tutti gli anni si devono ripetere gli stessi discorsi, perché il negazionismo è una realtà e noi dobbiamo opporci con tutte le forze a queste tesi. Il negazionismo è sempre più diffuso e dobbiamo ricordare che la crisi non si affronta negando una storia che non possiamo negare. Pensando ai fatti di Napoli, quel che fa più male, il fatto più grave, sono le date di nascita dei ragazzi coinvolti, che considerano gli ebrei dei nemici. E ricordo anche le inutili provocazioni ai funerali di Gallinari, così come tutto quello che si può trovare in rete: è giunta l'ora di una presa di posizione ufficiale, a livello nazionale, in questo Paese".

"Credo - ha proseguito Zaia - che l'interesse della popolazione ebraica e palestinese sia quello della pace, del dialogo nella tolleranza reciproca, della pacifica convivenza. Confermo quindi il nostro impegno, anche in vista dell'importante data del 2016: i cinquant'anni del ghetto di Venezia, il più vecchio d'Italia". (Ansa)

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