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Cronaca

Il 1 novembre cimiteri "assaltati" e cerimonie ufficiali. Rinforzi delle forze dell'ordine

Tra martedì e mercoledì tre messe del patriarca Moraglia, oltre che cerimonie ufficiali. Carabinieri e polizia al lavoro per evitare scippi e furti nelle zone dei campisanti

Cimiteri "assaltati" e cerimonie ufficiali, con conseguente rinforzo dei controlli delle forze dell'ordine. Il 1 novembre, come da tradizione, è il giorno di Ognissanti e delle visite ai propri cari defunti. Per questo motivo i campisanti diventano meta di migliaia di persone, e, con loro, di chi nella confusione è in cerca più che altro di mettere a segno qualche scippo o furto. Carabinieri, polizia e Municipale lo sanno e per questo il numero di pattuglie che per tutta la giornata di martedì controllerà i cimiteri del capoluogo e della provincia è stato aumentato rispetto ai giorni normali. Le polemiche, puntuali ogni anno, sono destinate a rinfocolarsi sugli interi settori irraggiungibili nel cimitero di Mestre e pure sui problemi di manutenzione di quello di San Michele a Venezia (anche se la situazione appare migliorata rispetto al recente passato). 

Sul fronte delle cerimonie ufficiali, martedì mattina l'assessore Simone Venturini, assieme al presidente della municipalità, Gianfranco Bettin, ha commemorato i defunti di tutte le guerre, posizionando una corona d'alloro in corrispondenza della scritta del municipio di Marghera. Nel pomeriggio, invece, alle 15, il patriarca Francesco Moraglia presiede la messa della solennità di Tutti i Santi nella chiesa di Santa Maria della Consolazione. Alla cerimonia religiosa sarà presente il vicesindaco di Venezia, Luciana Colle.

E' prevista poi la deposizione di corone d'alloro sull'ossario comune. Mercoledì, invece, alle 10, il patriarca celebrerà la messa nella chiesa di San Michele per poi raggiungere la cappella di San Cristoforo per la benedizione a tutti i defunti del cimitero. Parteciperà anche il sindaco Luigi Brugnaro. Al termine del rito, saranno deposte corone d'alloro a cura del Comune di Venezia, della Prefettura e del Presidio delle forze armate alla lapide dei dispersi in Russia, al monumento ai caduti del Riquadro militare e all'Ossario dei caduti in guerra; inoltre al Famedio vittime civili di guerra, alla Cappella dei Benemeriti, all'Ossario comune e al Reparto martiri della libertà. Alle 18 nella basilica di San Marco, invece, messa in suffragio per tutti i patriarchi, i canonici, i sacerdoti e i diaconi diocesani defunti. Sempre officiata da monsignor Moraglia.

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