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Cronaca

Al comando della guardia di finanza un esperto di criminalità organizzata

Il generale Giovanni Salerno, nuovo dirigente provinciale, viene da esperienze a Palermo e Napoli ed è specializzato nel contrasto al riciclaggio. «È l'uomo giusto al momento giusto», ha detto l'uscente Avitabile

Il generale Giovanni Avitabile lascia il comando provinciale della guardia di finanza di Venezia e il suo posto viene preso in questi giorni dal generale Giovanni Salerno: 55 anni, originario della Calabria, il nuovo dirigente ha alle spalle esperienze importanti nei reparti investigativi di Palermo e di Napoli con indagini sulla criminalità organizzata.

Mafie al nord

Un'esperienza significativa per cui, considerando le recenti inchieste sulle ramificazioni delle mafie a Nordest, il nuovo comandante «è l'uomo giusto al posto giusto», come evidenziato dal comandante uscente Avitabile: «È stata una scelta ben ponderata - ha chiarito - perché il Veneto è un territorio da tutelare e l'attenzione adesso è ancora più alta, con i problemi derivanti dalla crisi economica e la prospettiva dell'arrivo dei fondi pubblici del Pnrr. Ci vogliono professionalità importanti e il collega è stato scelto proprio perché è bravo a gestire questo tipo di situazioni».

L'esperienza in Sicilia e Campania

Il generale Salerno si è presentato oggi in un incontro con la stampa nella sede di Corso del Popolo, a Mestre: «Ho lavorato in Sicilia nei primi anni Duemila - ha spiegato - e successivamente ho avuto un'altra esperienza investigativa al comando del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli, per 4 anni: in quell'ambito siamo stati impegnati nella lotta alla camorra e ai relativi reati di aggressione patrimoniale, usura, contrabbando, traffico di droga». Una realtà particolarmente impegnativa che, come emerso nelle inchieste sulle "mafie venete" degli ultimi anni, si è allargata fino a inserirsi in modo più o meno pesante nel tessuto socio-economico delle nostre città.

La tutela di Venezia

Più di recente, Salerno ha operato al comando generale di Roma e in particolare all'ufficio cooperazione internazionale. «Questo è il mio primo incarico al Nord - ha detto - e sono contento di questa nuova destinazione perché Venezia è una città unica, preziosa ed elegante, con una grande storia e un immenso patrimonio artistico-culturale: qui c'è uno dei reparti più prestigiosi della guardia di finanza». Nel nuovo ambito, ha detto Salerno, «le priorità mi sembrano chiare, a partire dalla tutela del centro storico che, in una città d'arte come Venezia, è doverosa». Tema centrale resta proprio quello delle «infiltrazioni mafiose, che non sono una novità e che vanno combattute per evitare i reati economico-finanziari, a partire dal riciclaggio: è chiaro - ha evidenziato - che le mafie si inseriscono nelle aree in cui c'è più ricchezza».

Inchieste

Facendo una panoramica delle attività degli ultimi anni, il generale Avitabile ha ricordato il monitoraggio in corso sulle grosse attività di compravendita della comunità cinese, e non solo: «I servizi operativi hanno fatto emergere situazioni importanti di illegalità, evasione, lavoro nero e riciclaggio», ha detto. Così come i sistemi di caporalato: «C'è uno sfruttamento quasi schiavistico sulla retribuzione, sistemi attuati per evadere i costi del lavoro che creano concorrenza sleale all'imprenditoria legale». Indagini che hanno portato a risultati positivi e processi importanti, come quello ai cosiddetti casalesi di Eraclea: «I dibattimenti stanno andando bene - ha concluso Avitabile - l'impianto accusatorio viene confermato e vediamo già le prime condanne».

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