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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Regeni, collettivo universitario: "365 giorni senza Giulio, mentre le istituzioni latitano"

"Ci sentiamo coinvolti", scrive il gruppo Lisc di Ca' Foscari. Striscione appeso sul Canal Grande per chiedere al più presto verità e responsabilità a istituzioni e Atenei

Un anno è trascorso dalla scomparsa in Egitto dello studente Giulio Regeni, dottorando dell'Università di Cambridge rapito il 25 gennaio 2016. "Le indagini sono ancora in alto mare e le istituzioni che dovrebbero occuparsene si rimbalzano le responsabilità - scrive il collettivo Lisc dell'Università Ca'Foscari.

Uno striscione è stato appeso al balcone dell'Ateneo, visibile in Canal Grande per ricordare la tragedia del ragazzo trucidato, mentre si trovava all'estero per compiere ricerche per la sua tesi.

"Come collettivo universitario Li.S.C, ci siamo sentiti fin da subito coivolti. Giulio, infatti, rappresenta tutti gli studenti che come lui scelgono di fare un lavoro sul campo. Quello che ci sembra importante sottolineare è come la libertà di ricerca sia messa a rischio in ogni paese, da quelli meno democratici a quelli che invece si proclamano tali. Oltre ad appendere le bandiere di Amnesty Interntional e organizzare giornate commemorative, sicuramente iniziative rispettabili, sarebbe più utile che l'Ateneo fornisse gli strumenti per svolgere ricerca sul campo in sicurezza, soprattutto quando ci si trova ad operare in paesi a forte instabilità".

Insicurezza e solitudine sono le sensazioni che si percepiscono dal comunicato diffuso in rete dall'organizzazione studentesca, che sceglie di scendere in campo dicendo: "anche io potrei essere Giulio Regeni"

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