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Cronaca San Marco / Ponte di Rialto

Gondoliere messaggia mentre passa sotto Rialto, dove morì Vogel

Il pope è stato immortalato verso le 12 di venerdì. Poco più in là un collega telefona. In barba al nuovo regolamento e alla sicurezza

A prescindere dal nuovo regolamento di traffico acqueo è palese che si tratta soprattutto di una questione di buon senso. Dopo tutto ciò che è successo mettersi a messaggiare o comunque usare il telefono cellulare transitando sotto la "strettoia" del ponte di Rialto non è certo la condotta migliore da tenere. Tanto più che a bordo si hanno due turisti. Per giunta a pochi metri da dove un anno fa perse la vita il professore tedesco Joachim Vogel, il cui torace rimase schiacciato in maniera fatale tra gli scafi di un vaporetto e di una gondola.

Verso le 12 di venerdì, come si vede dalle immagini, un gondoliere è stato immortalato mentre transitava sotto il ponte di Rialto con il cellulare in una mano, nell'altra un remo. Con gli occhi puntati con ogni probabilità sul telefono e non sul Canal Grande. Poco più in là, più o meno nello stesso momento, un altro pope viene sorpreso nel bel mezzo di una telefonata. Sempre con turisti a bordo.

Le immagini ritraggono gondolieri, ma chiaramente il discorso deve essere allargato a tutte le altre categorie, nessuno escluso. Quanto e come viene riespettato il nuovo regolamento del traffico acqueo entrato in vigore il 31 luglio? Dalla polizia municipale filtra la consapevolezza che in alcuni casi cellulari e cuffiette con la musica vengono nascosti solo nel momento in cui c'è il pericolo di essere visti e sanzionati. E ciò vale per tutte le categorie che ogni giorno solcano il Canal Grande. Chi viene colto in fallo deve pagare una multa di 150 euro, più le spese postali. Si tratta del comma 26 del regolamento, inserito dal Consiglio comunale il 28 maggio scorso: "È vietato ai conduttori di unità a remi o a motore di far uso durante la navigazione dinamica, sia con propulsione, sia con abbrivio, di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conduttori delle imbarcazioni adibite a servizi di polizia o utilizzate in servizi di emergenza e di pronto intervento (...). È consentito l'uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare purché il conduttore abbia adeguata capacità uditiva ad entrambe le orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani".

Tutto il contrario di ciò che accadeva poche ore fa a Rialto. D'ora in poi, però, queste foto potrebbero essere ben più "pericolose": in questi giorni, infatti, la Provincia dovrebbe ratificare l'obbligo di targhetta identificativa per gli scafi delle gondole.

L'ALTRO GONDOLIERE CON IL CELLULARE

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