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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Celentano torna ancora all'attacco "Tar e cittadini nemici di Venezia"

Il "Molleggiato", dalle pagine del "Fatto Quotidiano", si scaglia contro la recente decisione di riammettere le grandi navi in bacino San Marco

Il nemico di Venezia è il “miserabile Tar”, ma anche i cittadini che non apprezzano la bellezza della città, e proprio a causa di questo assalto continuato da più fronti si rischia di vedere la laguna ridotta in macerie. Queste le parole, aspre e polemiche, che Adriano Celentano utilizza nel suo editoriale sul “Fatto Quotidiano” per commentare il ritorno delle grandi navi in bacino San Marco. Il “Molleggiato” si era già espresso in passato contro la presenza dei giganti del mare di fronte alla piazza, ma dopo la vittoria del ricorso di Vtp contro l'esclusione dalle acque veneziane delle navi sopra le 40mila tonnellate i suoi toni si sono fatti ancora più duri.

VTP E TAR: TORNANO LE GRANDI NAVI
CELENTANO E VENEZIA: CAPITOLI PRECEDENTI

SENZA QUARTIERE – Certo, il cantante della via Gluck non è mai stato famoso per le sue posizioni concilianti, abituato com'è a caricare a testa bassa e a non fare prigionieri, ma dalle pagine del “Fatto” la sua invettiva parte più feroce che mai: il musicista spiega come le “navi degli inchini” siano ormai troppo potenti, troppo arroganti per fermarsi davanti alle proteste degli ambientalisti che da anni denunciano i rischi di un transito così innaturale nel delicato ecosistema lagunare, e con la "complicità" del Tribunale amministrativo regionale, definito più volte “miserabile”, si continua quindi il lento assassinio della città. Venezia, continua Celentano, ha nemici su tutti i fronti e, oltre ai “carnefici della bellezza” che a suo parere riempirebbero la laguna di grattacieli se non fosse già piena di acqua salmastra, tra i più formidabili avversari del centro storico ci sarebbero gli stessi residenti, colpevoli secondo l'artista di non apprezzare quel “quadro in movimento” che è il capoluogo veneto: così, conclude il “Molleggiato”, quel quadro viene paralizzato, il “movimento sacro della vita” bloccato per sempre dai “mostri del mare”, quei grattacieli galleggianti contro cui bisogna invece “ribellarsi”. Come sempre è facile immaginare che le sue parole non mancheranno di suscitare reazioni feroci, specie da tutti quei veneziani che grazie alla crocieristica riescono ad arrivare a fine mese.

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