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Cronaca

Roma "dimentica" le grandi navi, Orsoni annuncia che farà da solo

Il sindaco, dopo aver atteso come da accordi la fine di ottobre, ora pretende che la questione torni all'attenzione dell'esecutivo Letta

Dal governo non sono arrivate risposte e così, a tre giorni dalla fine di ottobre, termine ultimo fissato per tornare ad affrontare la questione grandi navi, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha deciso che farà da solo. E, stando a quanto riporta la Nuova Venezia, l'idea del primo cittadino vuole essere di quelle che lasciano il segno.

NESSUNA RISPOSTA – Orsoni aspettava fine mese per una nuova convocazione a Roma, queste erano state infatti le promesse dell'esecutivo dopo che il vertice organizzato per la prima settimana di ottobre era saltato a causa dei problemi del governo Letta. La crisi dell'esecutivo si è risolta quando il premier ha riottenuto la fiducia in Parlamento, ma, passata la bufera, nessuno sembra più essersi ricordato di telefonare al sindaco di Venezia. Le promesse di un nuovo incontro entro i primi di novembre sembrano ormai parole al vento, inutili anche le sollecitazioni rivolte ai ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dell’Ambiente, Andrea Orlando, e dei Beni Culturali, Massimo Bray. Così, dopo aver aspettato fino al 28 del mese, Orsoni ora annuncia che sarà lui a muoversi. Il primo cittadino della laguna anticipa che si tratterà di un'iniziativa “clamorosa e provocante”, ma non vuole dire di più, per il momento. Facile intuire come, con ogni probabilità, si potrà trattare di qualche gesto che riguarderà l'autorità “contesa” nelle acque della laguna, attualmente sotto il controllo dello Stato e non del Comune. E il sindaco è fiducioso: secondo lui l'iniziativa potrebbe ottenere persino l'appoggio dell'esecutivo.

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