rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Inquinamento e grandi navi: i comitati accusano, Bettin risponde

Dopo la presentazione del rapporto Arpav sulla qualità dell'aria a Venezia esplodono le polemiche. Si punta il dito contro i colossi del mare

Inquinamento, polveri sottili, fumi di scarico. Non si tratta della situazione in centro a Milano, ma dei problemi rilevati dall’Arpav a Venezia. Il capoluogo lagunare, anche senza automobili e camion, registra una pessima qualità dell'aria e subito c'è chi punta il dito contro le grandi navi, effettivamente tirate in ballo anche nel rapporto presentato dall'agenzia di Teolo.

DATI E ACCUSE – Non si sono fatte aspettare le critiche provenienti dal comitato “No grandi navi”. Gli ambientalisti impugnano i dati esposti da Arpav, sottolineando come in realtà si tratti di informazioni già note, e chiedono ancora una volta una soluzione diversa per la crocieristica a Venezia. D'altronde, stando a quanto scrive l'agenzia ambientale, la provenienza delle polveri sottili e degli inquinanti in laguna ormai è inequivocabile: il 19% arriva dai camini delle navi commerciali, il 12% dal traffico passeggeri e delle grandi navi, il 15 dal traffico automobilistico, il 5 dal riscaldamento domestico, solo il 12 dalle industrie. Ciò che resta è in gran parte imputabile al traffico acque cittadino, di motori a due tempi a quelli dei vaporetti Actv.

NUOVE SOLUZIONI – Vengono mosse pesanti critiche all'amministrazione cittadina, che annuncerebbe targhe alterne in centro Mestre ma, secondo gli ambientalisti, non si attiverebbe per risolvere i problemi a Venezia. I comitati denunciano la scarsa utilità del “Blue Flag”, la riduzione delle emissioni di zolfo ottenuta con la firma degli accordi con le compagnie, e chiede invece di spingere sui progetti di cold ironing al porto, ovvero la possibilità di fornire energia alle navi ferme senza che queste debbano tenere accesi i motori. Intanto anche dal Comune si continua a parlare delle alternative al passaggio delle navi da crociera lungo il canale della Giudecca e il bacino di San Marco, ma la problematica è ben lontana dal raggiungere una conclusione: le varie proposte, dal Comune che spinge per Marghera, al Porto che invece propone lo scavo del nuovo canale Contorta Sant’Angelo, non sembrano accontentare nessuno e la polemica resta più infuocata che mai.

I COMMENTI - L'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin replica ai dati Arpav sottolineando come, in una città che vive di nautica, è normale che siano proprio le barche a causare i maggiori quantitativi di inquinamento. Il rappresentante dell'amministrazione, comunque, non nega le responsabilità del Comune e, anzi, pone l'accento proprio sui prossimi interventi in questo senso, dal Paes (Piano di energia sostenibile) alla riorganizzazione dei mezzi urbani, chiudendo con una stoccata nei confronti dell'autorità portuale che, secondo Bettin, dovrà per forza essere parte della rivoluzione in corso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inquinamento e grandi navi: i comitati accusano, Bettin risponde

VeneziaToday è in caricamento