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Cronaca

"Numero chiuso per le grandi navi" A ribadirlo è il ministro Orlando

La proposta è stata discussa in commissione Ambiente al Senato. Caldeggiata pure l'ipotesi del dirottamento imminente delle navi a Marghera

“Bisogna trovare subito una soluzione transitoria sul problema delle grandi navi da crociera a Venezia”. E’ con questa premessa che il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, apre all’ipotesi del numero chiuso e del dirottamento delle navi a Marghera. “Occorre individuare una disciplina transitoria perché qualunque soluzione a regime necessiterà di anni prima di essere attuata compiutamente” spiega Orlando. Il concetto, già espresso dal ministro nelle scorse settimane, è stato ribadito in questi giorni nel corso dell’audizione alla Commissione Territorio e Ambiente del Senato.

“Già da subito questi giganti galleggianti possono essere dirottati a Marghera – ha dichiarato Orlando -. Nei primi 6 mesi dell'anno c'è stata una crescita del 6% del numero delle grandi navi. Si pone il problema non solo di cosa faremo a regime ma anche di cosa faremo nel 'transitorio'" perché "rischiamo di arrivare ad un blocco del transito per l'alto numero delle navi. A settembre per esempio abbiamo avuto numeri da 'ingorgo. E’ per questo motivo che secondo il ministro una parte del traffico potrebbe essere dirottato in tempi brevi su Marghera. “Occorre una disciplina transitoria che individui un numero chiuso di grandi navi – prosegue Orlando -. C'è una sproporzione tra queste navi giganti e la delicatezza di una realtà unica come Venezia. I rischi non solo estetici, e a Venezia i rischi non sono un lusso che possiamo permetterci”.

Per arrivare ad una soluzione è in ogni caso necessario prima definire la situazione governativa: se l’esecutivo di Enrico Letta cadrà, inevitabilmente i tempi della questione veneziana si allungheranno. L’autorità portuale ha già annunciato il blocco del passaggio delle grandi navi dal 23 aprile al 4 aprile, in concomitanza dei lavori per il Mose, ma il blocco potrebbe essere anticipato di qualche settimana. Le dichiarazioni del ministro vanno proprio in questa direzione.

Ma subito arrivano le prime reazioni alle parole del ministro. Per il presidente nazionale del Movimento Consumatori, Lorenzo Miozzi, "Il numero chiuso è solo un sedativo: come dire che le grandi navi non son un problema e questo cancro non va curato, ma solo calmato. Una non decisione. Il problema non sono quante navi si inchinano al cospetto della città, ma il fatto stesso che ciò avvenga. Senza evocare disastri, il ministro Orlando dovrebbe ricordarsi che al Giglio i problemi sono arrivati da un solo, unico, transatlantico". Che fare, dunque? Miozzi non ha dubbi: "Come sempre le soluzioni ci sono, manca il coraggio di decidere: il salvataggio di Venezia passa per la destinazione delle navi a Marghera, tutte e da subito. Non esistono problemi di occupazioni o altro".

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