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Cronaca

Grandi navi, Orsoni insiste: "L'unica soluzione fattibile resta Marghera"

Il sindaco ha parlato chiaramente all'Anci di Milano: ogni altra ipotesi, nuovi canali o porti off-shore, sarebbe solo perdere altro tempo prezioso

Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, considera lo spostamento delle grandi navi a Marghera la soluzione migliore per evitare il loro passaggio nel bacino di San Marco, mentre non considera praticabile l'ipotesi di costruire un altro canale o creare un porto off-shore.

PARLA IL SINDACO - "Secondo me - ha detto arrivando all'ufficio di presidenza dell'Anci a Milano - l'ipotesi immediatamente perseguibile è lo spostamento progressivo su Marghera del traffico delle navi più ingombranti. È la soluzione fattibile, mentre le altre sono soluzioni che richiedono anni di elaborazione e di realizzazione". Per Orsoni, "sono soluzioni solo sulla carta fattibili ma in pratica - ha aggiunto - mirano a spostare i problemi molto più avanti". Orsoni ha detto di non avere ancora ricevuto "nulla" per la riunione del governo del 1 ottobre "ma suppongo - ha aggiunto - che una riunione di questo tipo non possa farsi senza chi rappresenta il territorio". Insomma, le navi passeggere che sono "oggi fuori scala per la città" vanno "tolte dal bacino San Marco". "Questo non vuol dire - ha concluso - che non possano continuare a passare navi in scala adeguata della città. Nessuno vuole uccidere il porto".

MANIFESTANTI IN ACQUA PER FERMARE I GIGANTI

LA RISPOSTA DI VTP - Arriva a due giorni dalla clamorosa protesta dei "No Grandi Navi" in Canale della Giudecca la risposta di Venezia terminal passeggeri (Vtp), la società che gestisce lo scalo delle crociere in Marittima. Lo fa replicando alle posizioni contrarie alle grandi navi sostenute dall'assessore veneziano Gianfranco Bettin, ma soprattutto confutando i progetti alternativi che prevedono un nuovo terminal a Marghera per i giganti del mare (come caldeggiato dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni).

Vtp, in una nota, sostiene che chi è contrario alle grandi navi sta cercando di "accreditare un disegno politico di destinazione ad altro uso dell'area di Marittima prevedendo una 'riqualificazione' dell'area che implicherebbe una distruzione del nuovo porto realizzato negli ultimi 15 anni, del valore stimato di mezzo miliardo di euro, e la costruzione molto onerosa di un nuovo terminal a Marghera, malgrado le enormi criticità rilevate dalle Autorità preposte con uno spreco esorbitante delle già scarse risorse pubbliche".

"La società - prosegue la nota - ha sempre condiviso qualunque alternativa all'attuale transito, a patto che garantisse l'arrivo in Marittima, considerandola attualmente insostituibile". Per contribuire alla ricerca di una soluzione, Vtp ricorda di aver presentato alle autorità "un progetto alternativo al transito nel Bacino di San Marco e Canale della Giudecca, quale quello dello scavo di un Canale a Sud di quest'ultimo, che consentirebbe anche il transito di ferryboat e lancioni con alleggerimento del traffico e la riduzione del moto ondoso".

"Vtp - conclude il comunicato - non decide, anche se le condivide, le regole e percorsi dei traffici che sono di competenza di Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e Magistrato alle Acque. A tal proposito, Autorità Portuale e Capitaneria hanno escluso la possibilità di sovrapposizione del traffico crocieristico e di quello commerciale in Marghera, come confermato anche da uno studio del Dipartimento di Matematica dell'Università Cà Foscari di Venezia". (Ansa)

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