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Cronaca

Grandi Navi: "Serve il Contorta entro il 2016 altrimenti è collasso"

Riunione mercoledì sera al Porto tra soggetti economici e sindacali. L'opera diventerà infrastruttura strategica a responsabilità statale

Limitazioni sì, ma per massimo due anni. Altrimenti l'industria crocieristica non potrebbe resistere. Entro il 2016, quindi, serve una via d'acqua alternativa per raggiungere la Marittima. E sarà, come deciso dal Governo, il Contorta-Sant'Angelo. Un'opera ingente che potrebbe essere inserita nel Programma delle Infrastrutture Strategiche Nazionali con lo scopo di affidarne responsabilità (e oneri) allo Stato.

Comune e associazioni locali, dunque, sembrano rimanere in disparte. Ma, si assicura, "senza pregiudizio alcuno della valutazione dell’impatto ambientale dell’opera che verrà fatta con ogni cura anche se in tempi proporzionati all’urgenza della soluzione. Sono tempi che possono soddisfare sia l’esigenza di urgenza come quella di approfondimento".

Si deve partire in fretta dunque, ma si deve partire nel modo giusto. Questo in sintesi quanto si è deliberato mercoledì sera durante un tavolo di confronto sulle Grandi Navi nella sede dell'Autorità portuale di Venezia. Al tavolo si sono seduti, oltre al presidente del Porto Paolo Costa, il comandante della Capitaneria di porto, Tiberio Piattelli, il presidente della Camera di commercio di Venezia, Giuseppe Fedalto, il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas, l’amministratore delegato di Venezia Terminal Passeggeri, Michele Cazzanti, il presidente e il direttore della CNA di Venezia, Gabriele Zuppati e Claudio Citran, il vicepresidente e il vicedirettore di Confcommercio Venezia, Elio Dazzo e Francesco Antonich, il segretario provinciale Cgil, Roberto Montagner, il segretario provinciale della Cisl, Lino Gottardello, e Alberto Ghedin, della segreteria regionale Uil.

Una riunione in cui sono stati analizzati i dubbi delle categorie economiche e del lavoro sulla soluzione del Contorta-Sant'Angelo. I timori sono tutti per una ricaduta occupazionale negativa per il possibile calo del traffico crocieristico in laguna. Del resto il governo per il 2014 ha deciso di limitare i transiti davanti a San Marco e per il 2015 di vietare i passaggi alle imbarcazioni superiori alle 96mila tonnellate.  

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