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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Grandi navi a Venezia, la Procura apre un fascicolo sui danni alla città

Si è tenuto mercoledì un vertice voluto dal sostituto procuratore D'Ippolito. I partecipanti si sono trovati d'accordo sull'allontanare le navi dal Bacino di San Marco

Grandi Navi a Venezia? Sì, ma lontano da Piazza San Marco. Come riporta il Gazzettino, su questo punto si sono trovati tutti d'accordo durante l'incontro in Procura di mercoledì pomeriggio al quale hanno partecipato il procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito, il Comune di Venezia rappresentato dal capo di gabinetto del sindaco, Morris Ceron, la sovrintendente alle belle arti e al paesaggio, Emanuela Carpani, il comandante della capitaneria di porto, Goffredo Bon e il presidente dell'autorità portuale, Paolo Costa.

Le grandi navi rivestono una grande importanza per Venezia, ma al contempo sono deleterie per la questione legata all'inquinamento, oltre a creare danni per canali e rive a seguito del grande spostamento d'acqua. La Procura stessa ha aperto alcuni mesi fa un fascicolo, con le indagini affidate al sostituto procuratore Francesca Crupi.

Per il momento nessun indagato, né tantomeno sono state formulate delle ipotesi di reato. Il transito delle navi da crociera fino a 96mila tonnellate nel Bacino di San Marco e lungo il canale della Giudecca, infatti, fu autorizzato nel 2012 dal decreto Clini-Passera. Si tratta comunque di una soluzione provvisoria, fino a che non sarà possibile trovare un'alternativa con un impatto ambientale meno devastante. I progetti sono sempre gli stessi: la costruzione di un terminal a Lido, allontanare le navi dal centro storico sfruttando le nuove banchine di Marghera, o quello più caldeggiato attualmente, il Tresse, sostenuto, tra gli altri, dal sindaco Brugnaro e da Confindustria.

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