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Cronaca Mestre Centro

"Gravi abusi edilizi", ancora guai per il capannone "dello sballo"

Proprietaria e affittuario, organizzatore delle feste a base di musica elettronica, sono stati denunciati. Un 15enne finì in coma per anfetamine

"Gravi abusi edilizi". Questa l'accusa da parte degli agenti del Nucleo edilizia della polizia municipale, i quali il 28 novembre scorso entrarono nel capannone mestrino "delle feste" assieme agli agenti del commissariato di Mestre, che sequestrarono l'immobile. Lo stabile era finito nel mirino perché nel weekend precedente un giovane era finito in coma dopo aver assunto anfetamine. Fuori dal capannone.

L'organizzatore delle serate (affitturario), che prestò i primi soccorsi, assieme alla proprietaria dell'immobile sono stati denunciati dai vigili, che contestano un utilizzo differente del capannone rispetto a ciò che risulterebbe al catasto. Quegli spazi avrebbero dovuto avere una destinazione artigianale. Invece, secondo la municipale, alcune porzioni dello stabile avevano un utilizzo residenziale, altre commerciale. Il club di musica elettronica, appunto.

"In particolare una parte del capannone era stata adibita a locale da ballo attraverso la costruzione di un solaio calpestabile, con alcune tramezze e due magazzini (uno in legno e uno in muratura) costruiti a ridosso del capannone", sottolineano le forze dell'ordine. Il locale sarebbe anche stato sprovvisto dell'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Nulla osta necessario per poter aprire un bar. Pesanti le sanzioni che rischiano i denunciati: le violazioni edilizie riscontrate comportano fino a due anni di reclusione e una multa che può andare da 5mila a 51mila euro. L'assenza di autorizzazione a livello commerciale, invece, comporta una ulteriore sanzione da 5mila euro.

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