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Cronaca

Cna: «Green pass necessario, ma controlli quotidiani sono un paradosso»

Così Giancarlo Burigatto, presidente metropolitano, commenta gli adempimenti necessari dal 15 ottobre per verificare la regolarità della certificazione verde

«Obblighi inutili, costosi in fatto di tempo e risorse, quando il nodo della privacy si potrebbe benissimo sciogliere con un registro delle scadenze degli stessi pass». Così Giancarlo Burigatto, presidente metropolitano della Cna di Venezia, ha commentato gli adempimenti necessari dal 15 ottobre per verificare la regolarità del green pass.

«Nelle nostre aziende i datori di lavoro sanno perfettamente se i dipendenti sono o meno vaccinati, in quanto sono loro stessi a comunicarglielo, ma sono ugualmente chiamati a fare i controlli ogni giorno. - spiega il rappresentante degli artigiani - Le grandi industrie per controllare i green pass si stanno affidando a security esterne. Nelle piccole realtà questo non è possibile, così toccherà agli stessi dipendenti controllare i colleghi, il che non mancherà di creare situazioni spiacevoli. E il paradosso - continua - è che si tratta dell'obbligo di controllare ogni giorno una certificazione che scade a un anno dal momento del vaccino. Il problema si potrebbe tranquillamente superare facendo sì che i lavoratori possano comunicare autonomamente la scadenza del proprio green pass al datore di lavoro: questi poi ne dovrebbe tener conto nell'organizzazione del lavoro, appunto mediante un registro delle scadenze».

«La Cna - conclude Burigatto - si sta adoperando a livello nazionale per chiedere modifiche e snellimento di queste procedure illogiche in sede di conversione del Decreto. Riteniamo che il green pass sia uno strumento necessario, ma le imprese non possono essere oberate di aggravi assurdi e incombenze paradossali».

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