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Cronaca

Primo giorno di green pass obbligatorio, turisti in fila a San Marco con le certificazioni

Qualche rallentamento all'entrata nei musei, alcuni se ne vanno sbuffando perché sprovvisti di certificazione

Qualcuno se n'è andato sbuffando perché non era munito di certificazione verde, la maggior parte hanno atteso il loro turno in fila, molti di loro con il green pass stampato in formato cartaceo. Non si sono registrati particolari problemi venerdì mattina a San Marco a Venezia, nel primo giorno di entrata in vigore dell'obbligo di certificazione verde per accedere a determinate strutture e attività. 

A metà mattinata erano circa 500 le persone in coda per visitare la Basilica di San Marco. Una decina si sono allontanati, sprovvisti della certificazione verde. Le procedure di accesso ai musei hanno subìto qualche rallentamento perché, oltre alla misurazione della temperatura corporea e al controllo di biglietti e zaini, il personale deve controllare le certificazioni.

I musei veneziano hanno comunque superato la prova del nove. Pochissimi i casi cui c'è stata qualche difficoltà per gli addetti agli ingressi nel leggere correttamente i certificati sanitari di qualche turista straniero. Allo stesso modo, si contano finora sulle dita di una mano i visitatori che hanno dovuto rinunciare ad accedere ai luoghi di cultura in piazza San Marco, perché privi di certificazione verde. Alcuni, invece, tutti stranieri,  si sono allontanati dopo aver letto le condizioni per accedere, altri hanno chiesto informazioni al personale all’ingresso, sbuffando e girando i tacchi.

Diversa è la situazione per bar e ristoranti, nei quali è necessario esibire green pass valido per sedere ai tavoli all'interno, ma per i quali non è prevista limitazione di sorta per consumare nei dehors o al banco. «Bevo il caffè in piedi» e «Mi siedo comunque all'esterno» sono state le risposte più gettonate ai gestori di locali che hanno avuto l'indicazione di comunicare la nuova normativa ai clienti, tanto italiani quanto stranieri. «Dobbiamo ricordarlo a tutti indistintamente, anche se è noto alla maggior parte delle persone», hanno confermato alcuni baristi e ristoratori. Se per i locali in piazza San Marco sono più gettonati i tavoli all'esterno e nei bar di Strada Nova le persone consumano normalmente colazioni o aperitivi al banco o in piedi all'esterno del locale, vuoti sono apparsi i bar della stazione Santa Lucia, solitamente popolati anche all'interno da lavoratori e turisti in attesa dei treni, ma che oggi contavano solo poche persone al banco.

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