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Cronaca

Il Mose "scotta" ancora, verifiche sugli appalti pubblici per un miliardo di euro

La guardia di finanza veneziana fa il resoconto di un anno di lotta a corruzione, evasione, criminalità organizzata. Otto milioni di sequestri, due milioni da Imu e Ici evase

Nel "dopo Mose" la guardia di finanza veneziana lavora ancora a pieno ritmo: l'immenso malaffare portato a galla nella vicenda che ha sconvolto la politica veneta ha avuto come ulteriore conseguenza l'accensione dei riflettori sul problema della corruzione nella pubblica amministrazione locale. Non per niente i finanzieri, al di fuori ed oltre il caso Mose, stanno investigando ed accertando la legalità di una mole di procedure pubbliche il cui importo complessivo raggiunge un miliardo di euro. E, solo nel 2015, 145 persone sono state coinvolte in indagini in materia di spesa pubblica.

Le fiamme gialle stilano il resoconto di un anno speso per la tutela della legalità economica e finanziaria: i settori interessati sono i più vari e riguardano principalmente appalti per lavori, servizi e forniture ma, anche, a contributi pubblici per lo sviluppo dell’imprenditoria e finanziamenti agevolati per le attività produttive. In particolare, poi, nell'ambito delle attività sviluppate in esito alle risultanze delle indagini sul Mose, le fiamme gialle del capoluogo veneto stanno collaborando tuttora con la Procura Regionale della Corte dei Conti nell’avviare e concludere diverse istruttorie finalizzate all’individuazione del danno arrecato all’Erario dalle gravissime condotte corruttive riscontrate. Come noto, la prima di queste procedure interessa l’ex presidente della Regione Giancarlo Galan. In casi come quest’ultimo i profili di danno sono duplici: oltre a quello per il disservizio, calcolato nella misura del 60% della retribuzione percepita, viene contestato anche il danno arrecato all’immagine della pubblica amministrazione, di norma quantificato nel doppio del prezzo del reato commesso.

Nel campo della lotta all’evasione fiscale sono state portate a compimento oltre 980 verifiche che hanno generato, nell’area delle frodi tributarie, circa 150 indagini di polizia giudiziaria; 350 sono i denunciati, di cui 20 in stato di arresto, responsabili di oltre 230 reati fiscali, mentre i sequestri di beni ammontano, in questo campo, a quasi 8 milioni di euro a fronte di proposte di sequestro, in fase di valutazione, per oltre 25 milioni di euro. Vale la pena ricordare l’indagine penale/tributaria “Tailor made”, sviluppata dalla compagnia di Mirano, con cui, nel mese di dicembre 2015, è stata disarticolata una pericolosa organizzazione criminale dedita da anni alla commissione di frodi fiscali e riciclaggio.

I controlli svolti tra porti e aeroporti, in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, hanno permesso di verbalizzare 1.489 soggetti per avere trasportato valuta in eccedenza rispetto al limite consentito, nonché intercettare valori al seguito complessivamente superiori a 18 milioni di euro. Nell’area del contrasto alla contraffazione, a tutela del mercato, del made in Italy e della salute dei consumatori, i risultati del 2015, con 7,3 milioni di pezzi sequestrati e oltre 430 soggetti denunciati, sono di rilievo eccezionale.

Sul fronte della sicurezza e del contrasto alla criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, il nucleo di polizia tributaria di Venezia ha portato a compimento, nel 2015, operazioni di rilievo internazionale con la collaborazione di organismi esteri, con 175 denunciati, 47 arresti e con il sequestro di circa 750 chili di droghe. Una su tutte l’operazione denominata “picciotteria” che ha consentito di smantellare una pericolosa cellula della ‘ndrangheta reggina attiva nell’immediato hinterland mestrino con diramazioni nell’intera Italia settentrionale.

I baschi verdi della finanza veneziana, nel 2015, sulla base del coordinamento affidato alla Prefettura, sono stati impegnati in servizi di ordine pubblico per circa 10 mila giornate/persona, soprattutto in occasione dei grandi eventi che hanno toccato la città di Venezia. Da ricordare anche la partecipazione agli eventi culturali che animano la città. Dall’8 maggio 2015 al 27 settembre 2015, è rimasta aperta in Palazzo Ducale la mostra "La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-1918. Il lungo cammino verso Vittorio Veneto”, che ha avuto un grande successo di pubblico, mentre il 18 marzo 2016, alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del nuovo allestimento del palazzo Corner-Mocenigo in Venezia – Campo San Polo, sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, e del memoriale della partecipazione del Corpo alla 1^ Guerra Mondiale. Presenzieranno all’evento il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Zanetti, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, oltre numerose altre Autorità regionali e locali. 

REPARTO OPERATIVO AERONAVALE VENEZIA
Nel 2015 sono state eseguite 4.271 missioni navali con 81.336 miglia percorse e 10.254 ore di moto, 207 missioni di volo per 266 ore di volo. Le imbarcazioni complessivamente controllate sono state 984.

Principalmente nei settori: 
Contrasto alla pesca abusiva
Sono state riscontrate nr. 105 violazioni a fronte di nr. 115 soggetti verbalizzati e il sequestro di prodotti della pesca per kg. 6.563 e nr. 15 mezzi navali. 
Polizia economico-finanziaria
Nr. 73 le sono state le segnalazioni di possesso di imbarcazioni da diporto di lusso.

Contrasto all’abusivismo ed al lavoro irregolare
Nr. 166 persone segnalate per “sommerso d’azienda”, in quanto esercitavano attività economica in maniera abusiva od irregolare.
Polizia marittima
Sono state riscontrate nr. 524 violazioni a fronte di nr. 530 soggetti verbalizzati e nr. 35 persone denunciate.

Polizia ambientale
Sono state riscontrate nr.82 violazioni e nr. 64 persone sono state denunciate per reati ambientali. 
Sono state sequestrate aree per complessivi mq. 100, adibite a discariche abusive e sequestrati kg. 58.870 di rifiuti industriali.

Polizia demaniale
Particolarmente significativa l’entità dell’evasione di tributi locali (ICI – IMU) scoperta nell’ambito dei predetti controlli ammontante, nel corso del solo anno 2015, ad oltre 1.854.000,00 di euro.

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