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Cronaca

Baschi verdi in trincea contro lo spaccio: sequestrati 107 chili di droga nel 2016

Durante l'estate, invece, i servizi di prevenzione operati dalla fiamme gialle nel Veneziano hanno fruttato 24 chili di stupefacenti, tra marijuana, hashish, eroina e cocaina

Un'estate all'insegna del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della stagione estiva, infatti, le fiamme gialle del comando provinciale di Venezia hanno intensificato i servizi sul territorio, in particolare nel centro storico lagunare, nel litorale della provincia di Venezia e nelle aree portuali e aeroportuali. Accanto alle investigazioni effettuate dal gruppo operativo antidroga, fondamentale è risultata l’attività preventiva ed il controllo del territorio, nell’ambito delle quali i baschi verdi si avvalgono della preziosa collaborazione dei cani antidroga.

Numeri importanti. Nei soli tre mesi estivi, i finanzieri hanno sequestrato complessivamente 24 chili tra cocaina, hashish, marijuana ed eroina purissima. Dall’inizio dell’anno, invece, oltre 107 sono stati i chilogrammi sottratti al traffico illecito di droga nel corso di 170 interventi nei confronti di oltre 200 delinquenti, dei quali 36 finiti agli arresti, responsabili in flagranza di reato o in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare. Sono stati inoltre sequestrati 9 autoveicoli utilizzati per occultare e trasportare lo stupefacente nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, diversi bilancini di precisone nonché migliaia di euro in contanti.

La perdita economica complessivamente inflitta alle organizzazioni criminali del narcotraffico è di oltre 15 milioni di euro. Nel corso di queste attività 72 persone sono state segnalate alle competenti Prefetture, per il consumo di sostanze stupefacenti, quasi la metà nel periodo estivo, a dimostrazione di come il consumo abituale s’impenni durante i mesi di vacanza. Dagli interventi eseguiti emerge anche un altro dato particolarmente significativo: il mercato di eroina è appannaggio quasi esclusivo delle organizzazioni criminali balcaniche, che sono attive anche nel business della cocaina e della marjuana, mentre l’hashish viene spacciato in via pressoché esclusiva da trafficanti tunisini e marocchini. I malviventi italiani, invece, sono quasi sempre "a valle" di questa filiera illecita, come spacciatori "al dettaglio" o semplici clienti.

I corrieri, incaricati del trasporto dello stupefacente lungo le principali rotte internazionali, sono scelti dalle organizzazioni criminali quasi sempre tra insospettabili ed incensurati: è il caso di P.E., 32 enne albanese arrestato a Malcontenta un paio di mesi fa, con un chilo di cocaina che i cani antidroga della guardia di finanza avevano individuato in un doppiofondo del sedile posteriore della sua autovettura.

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