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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Hai simulato il furto della tua Porsche", assolto dopo dieci anni

Fine dell'incubo per un carrozziere del Sandonatese che venne rapinato nel febbraio 2005. Il bolide venne ritrovato dopo anni a Taranto

Lo rapinano della Porsche puntandogli un cacciavite al collo, ma è lui a essere accusato di truffa. Dopo dieci anni, però, l'incubo per un carrozziere residente nel Sandonatese è finito. Visto che la Corte d'Appello di Venezia lo ha assolto. Niente furto o rapina inventata (lui all'inizio fece denuncia contro ignoti per furto, ma poi raccontò alle forze dell'ordine quella che in tutto e per tutto è stata una rapina), bensì un effettivo colpo messo a segno da dei delinquenti che poi a loro volta avrebbero ricettato l'auto.

Una vicenda che ha avuto varie tappe fondamentali: in primis nel 2009 il Tribunale condannò il carrozziere per truffa a simulazione di reato a poco più di un anno di reclusione, nonostante l'imputato si sia sempre detto innocente. Ma la Porsche fino a quel momento non era più stata ritrovata, e la Procura era convinta di essere nel giusto. I giudici diedero ragione a quest'ultima, con gli avvocati del carrozziere Riccardo Mazzon e Barbara Longato che presentarono ricorso alla Corte d'Appello.

Dopodiché il bolide venne effettivamente ritrovato nelle vicinanze di Taranto. Il numero di telaio corrispondeva, e venne quindi aperta un'indagine per il reato di ricettazione. Dopo la svolta l'auto venne dissequestrata e mezza a disposizione del derubato, che ha dovuto aspettare fino al 23 di aprile per vedersi assolto dalla Corte d'appello. Secondo i giudici, viste le novità che negli anni si sono susseguite, lui non avrebbe simulato alcunché. Anzi. Quella Porsche gli era stata effettivamente rubata. Le motivazioni del giudice sono state depositate un mese più tardi, e l'imputato ha potuto andare in giro con la sua auto finalmente libero da tutte le accuse.

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